SCIACCA. Sono stati venduti altri quattro residence di Torre Macauda e il giudice dell'Esecuzione del Tribunale, Maria Cristina Sala, ha stabilito, per la successiva vendita, un ribasso del 25 per cento per ogni immobile. Anche la seconda fase della vendita dei beni si è svolta nell'aula delle udienze al secondo piano del palazzo di giustizia. Il lotto in vendita comprende 166 residence su un totale complessivo di 178. Il valore stimato è di 10 milioni di euro. Nella prima vendita sono stati assegnati 12 residence per circa 600 mila euro e adesso, nella seconda, altri 4. La somma complessiva incassata è così lievitata a 850 mila euro. Il prezzo di monolocali, bilocali e trilocali varia da 40 mila a 120 mila euro a seconda della grandezza delle singole strutture. Adesso, per la successiva vendita, che verrà effettuata a settembre, in un giorno ancora da stabilire, bisognerà calcolare la riduzione del 25 per cento decisa dal giudice.
Già fissata per il 16 e il 17 settembre, invece, la vendita del principale lotto di beni di Torre Macauda per un valore di 19 milioni di euro. Comprende l'albergo, 115 appartamenti-residence e 105 cottage. Un altro, per 2 milioni e 200 mila euro, riguarda il centro servizi e il terzo, per 760 mila euro, terreni di proprietà delle società esecutate. Infine, il quarto lotto, che comprende la struttura che ospitava un ristorante, il Vecchio Casale, per 600 mila euro. Il valore complessivo dei tre lotti per i quali la vendita deve essere ancora avviata è di circa 22 milioni di euro. I debiti di Torre Macauda ammontano a circa 40 milioni di euro. Oltre all'Ircac gli altri creditori sono le finanziarie Sagrantino Italy, Aspra Finance, Ital Fondiario e la Serit. L'albergo è chiuso dal 2012 quando, per qualche mese, è stato gestito dalla "Salento Way". È stato l'ultimo impiego per i quaranta lavoratori che per anni sono stati all'opera a Torre Macauda.
Intanto, la ditta Vitella aspetta il via libera dal Comune per avviare i lavori di sistemazione della strada che dall'albergo conduce alla spiaggia e si procederà anche alle indagini geognostiche e geotecniche necessarie. La ditta Vitello ha in affitto parte dei residence della struttura alberghiera. I lavori potrebbero essere completati, prevedendo due turni di lavoro, già entro il fine settimana. L'evolversi della vicenda riguardante Torre Macauda viene seguita con particolare attenzione da una quarantina di lavoratori che, fino al 2012, hanno operato nella struttura e che poi sono rimasti senza occupazione. Nella primavera dello scorso anno i lavoratori hanno protestato, di fronte all'albergo, sollecitando una soluzione per la riapertura che ancora, purtroppo, non è arrivata. Si stanno ponendo le basi, però, per addivenire, attraverso la vendita, a un rilancio della struttura alberghiera che nel passato ha garantito un notevole flusso turistico al territorio. Erano state avanzate tre offerte, da parte di altrettante società, per l'affitto di Torre Macauda, ma i lavori da realizzare nell'albergo, in particolare per l'adeguamento degli impianti, così come gli interventi per la messa in sicurezza della strada e del costone hanno dato una corsia privilegiata alla vendita che potrà portare a una rinascita del complesso alberghiero con benefici non solo per il centro termale, ma per tutto il territorio.