FAVARA. Inaugurato due domeniche fa, il nuovo oratorio con annesso campo di calcio a 7 con erbetta sintetica e tanto di spogliatoi, è ormai una positiva realtà in una città povera di iniziative se non quelle della Farm Cultural Park che richiamano un pubblico particolarmente sensibile all’arte contemporanea. Ma l’impegno dei padri vocazionisti non è stato gratis et amore dei avendo dovuto sottoscrivere un mutuo di 110 mila euro per recuperare un rettangolo di gioco, di loro proprietà, che negli anni sessanta e settanta fu teatro di intrepide partite con le squadre locali della Chiaramontana, della ”Monsignor Giudice”, della ”Juve Club” per finire al Favara messo su dal compianto Filippo Lentini. Fin qui la Chiesa.
Adesso è la politica a interrogarsi su come dare sostegno a un’iniziativa che ha lasciato delle esposizioni bancarie in testa ai sacerdoti della parrocchia San Giuseppe Artigiano. «Don Uriel Ortiz dei padri vocazionisti – dice il presidente del consiglio comunale Leonardo Pitruzzella - ha realizzato con la parrocchia un porto sicuro per i ragazzi. Un porto che esisteva fino all’inizio degli anni Settanta e che richiamava centinaia di adolescenti attorno a un pallone o a un biliardo balilla». I lavori per far rinascere l’oratorio si sono completati con le magre risorse del volontariato e con il coraggio del sacerdote colombiano che ha sottoscritto un prestito per finanziare l’opera, poiché il Comune, con i tagli alla spesa pubblica, non è stato nelle condizioni di aiutare il meritevole progetto. «La presidenza del consiglio comunale – aggiunge Pitruzzella - unitamente ai deputati nazionali Antonino Bosco ed Antonino Moscatt, chiede agli operatori economici e agli istituti bancari che hanno i loro sportelli nel nostro territorio, un intervento per ”Un oratorio per i ragazzi di Favara”». È, certamente il periodo meno opportuno per chiedere contributi di ordine finanziario visto il peso della fiscalità che incombe su famiglie, commercianti e artigiani e la diffusa crisi economica: «Ma insieme – conclude Pitruzzella - possiamo riuscire ad aiutare ugualmente don Uriel e i ragazzi di Favara». E non è un caso se ogni giorno, dalle 8.30 del mattino fino all’ora di pranzo, ben 160 bambini si danno appuntamento nel nuovo oratorio dove 70 animatori li accudiscono impegnandoli in vari giochi, anche sportivi. Ieri pomeriggio, intanto, nei locali della chiesa San Giuseppe Artigiano si è tenuta una conferenza stampa per illustrare il progetto a sostegno dell’oratorio, un sostegno che deve essere duraturo perché duraturo dovrà essere il rapporto con i giovani locali. U.R.
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