AGRIGENTO. Spese allegre e promozione illegittime, la giustizia contabile precede quella penale e, a pochi giorni dalla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura della Repubblica per i vertici dell'ex consorzio Asi di Agrigento, emette la prima condanna: Rosario Gibilaro, 59 anni, ex dirigente amministrativo, dovrà versare 8.354 euro, pari ai contributi indebitamente versati alla Cassa nazionale forense tra il 2008 ed il 2011 per l'allora presidente Stefano Catuara, anche lui finito nel mirino della Procura. Due mesi fa il Tribunale civile di Agrigento aveva dichiarato illegittimo il licenziamento di Gibilaro condannando il consorzio a reintegrarlo nel posto di lavoro e versargli un’indennità commisurata alla retribuzione dalla data del licenziamento all’effettiva reintegrazione.
UN SERVIZIO NELL'EDIZIONE DI AGRIGENTO DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA