Agrigento

Giovedì 26 Dicembre 2024

Favara: niente carcere, ma lavoreranno al cimitero

FAVARA. Anziché in carcere, sconteranno la pena svolgendo un lavoro di utilità collettiva. Per due favaresi, condannati, a pene lievi, oggi inizierà un rapporto lavorativo con il Comune che li impiegherà nei servizi di pulizia del cimitero di Piana Traversa. Il primo, che deve scontare una pena di 3 mesi, sarà impiegato per 30 settimane lavorando un giorno alla settimana (ha scelto il venerdì) per sei ore. Il secondo sarà impegnato per quattro settimane.
"L'autorità giudiziaria - spiega Lilla Luparello, responsabile del servizio presso il dipartimento Affari Sociali del Comune - può applicare, su richiesta dell'imputato, la pena del lavoro di pubblica utilità consistente nella prestazione di attività non retribuita in favore della collettività da svolgere presso lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni o presso enti o organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato". Ma perché il Comune possa aprire le porte ai condannati occorre un atto propedeutico, una convenzione che è stata già stipulata con il presidente del Tribunale di Agrigento il quale, a sua volta, aveva sottoscritto un accordo quadro con il Ministero della Giustizia.
Condizione perché si possa attivare un tale servizio è che le prestazioni dei condannati non debbano sottrarre posti di lavoro consistendo in attività di supporto all'operatore titolare del servizio a cui è destinato.
"In base alla convenzione sottoscritta - aggiunge la Luparello - non possiamo accogliere più di due soggetti a turno. E ciò, nonostante al Comune siano arrivate diverse istanze di condannati, alcuni dei quali addirittura da fuori provincia". Ma non tutto è semplice perché per avviare al lavoro questa particolare categoria di persone occorre stipulare polizza assicurativa contro gli infortuni e le malattie professionali nonché riguardo alla responsabilità civile verso terzi. Adempimenti che il Comune ha già effettuato sobbarcandosi una spesa che non gli verrà rimborsata né dallo Stato, né dal condannato. E proprio questo accollo di spesa potrebbe frenare le associazioni onlus a favorire l'attuazione delle norme sul lavoro di pubblica utilità.
"A fine servizio - dice l'assistente sociale Antonella Di Pastena - relazionerò al Tribunale e all'Ufficio Esecuzioni Penali Esterne sul percorso riabilitativo dei soggetti avuti in carico".
In base alla convenzione, come detto, solo due condannati possono essere impegnati contemporaneamente in attività di pubblica utilità benché al Comune siano arrivate numerose istanze. A decidere la destinazione (il cimitero di Piana Traversa) è stato il segretario del Comune Piero Amorosia potendo scegliere tra più opzioni come quella della pulizia degli immobili di proprietà dell'ente locale. U.R.

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