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Piano Triennale a Canicattì, c’è anche il rifugio per randagi

I tempi per arrivare all'adempimento di tali passaggi non si prospettano comunque molto lunghi, a cominciare dalla variante al Prg

CANICATTI'. La vicenda relativa alla realizzazione del rifugio sanitario per cani randagi dovrà passare per le sabbie mobili del Consiglio comunale, al quale spetterà scrivere l'ultima e decisiva parola in relazione al progetto fortemente voluto dall'amministrazione comunale. Infatti l'avvio dei lavori di realizzazione della struttura, che dovrà sorgere all'interno di un'area già individuata tra quelle che il comune ha ricevuto in comodato d'uso gratuito dalla Regione al Foro Boario, non possono partire prima che vengano espletati due passaggi fondamentali e necessari. Il primo riguarda l'approvazione da parte del Consiglio comunale della variante che l'Ufficio Tecnico in questi giorni sta ultimando e relativa ad una piccola modifica sulla destinazione d'uso dell'area del Foro Boario in cui dovrà sorgere il rifugio sanitario, il secondo è invece legato alla decisione dell'amministrazione di inserire la realizzazione dell'opera all'interno del Piano Triennale delle Opere Pubbliche che dovrá essere, anch'esso, vagliato ed approvato dal civico consesso. Il documento rappresenta uno degli atti propedeutici all'approvazione del Bilancio di Previsione 2014 per la definizione del quale l'amministrazione comunale è a lavoro. «Senza questi due passaggi - ha spiegato l'assessore comunale allo Sviluppo Economico Vincenzo Guarneri - il progetto della realizzazione del rifugio sanitario, divenuto una esigenza imprescindibile nella lotta al randagismo, non potrà vedere la luce. La variante al Piano Regolatore Generale permetterà infatti di adeguare l'area a quelle che sono le funzioni della struttura mentre l'inserimento nel Piano Triennale ed il posizionamento dell'opera tra gli interventi immediatamente finanziabili ci consentirà di avere la copertura necessaria per realizzare il rifugio». I tempi per arrivare all'adempimento di tali passaggi non si prospettano comunque molto lunghi, a cominciare dalla variante al Prg che l'ufficio tecnico comunale ha ormai ultimato ed è pronta a trasmettere al Consiglio comunale. In attesa che la burocrazia faccia il proprio corso l'amministrazione sta pensando ad organizzare gli aspetti collaterali al progetto tra i quali quelli relativi alla tipologia di servizi che verranno garantiti dalla struttura. In questo senso nei giorni scorsi è stato già pubblicato un primo avviso pubblico per sondare il terreno in relazione alla possibile manifestazione di interesse da parte di qualche ditta privata per garantire i vari servizi connessi alla funzionalità del rifugio sanitario. Servizi per i quali l'amministrazione ha messo a disposizione una cifra attorno le trenta mila euro. Il rifugio sanitario rappresenta un importante palliativo contro il sempre più crescente fenomeno del randagismo per contrastare il quale tante sono le iniziative che fino ad ora sono state messe in campo dall'amministrazione comunale. Al suo interno potrebbero trovare infatti ospitalità temporanea dai trenta ai quaranta cani randagi, catturati tra i tanti che circolano liberamente su tutto il territorio comunale, i quali verranno sottoposti a tutti gli interventi previsti dalla legge in attesa di una loro possibile adozione. " Com il rifugio sanitario, oltre ad aumentare la qualità degli interventi assicurati a favore dei randagi - ha spiegato l'assessore Guarneri - si incentiverá anche la politica di sensibilizzazione verso l'adozione dei cani randagi che buoni risultati ha già dato in città nel corso degli ultimi anni". 

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