AGRIGENTO. La questione dei 40 paninari è nelle mani di due legali. Gli ambulanti di San Leone, protagonisti della vibrante protesta dei giorni scorsi, adesso seguiranno le vie della legge per assicurarsi il "posto" di lavoro. "Al momento - spiegano - attendiamo la risposta del dirigente del demanio marittimo". Dopo il proficuo incontro con il Prefetto Nicola Diomede, sarà il responsabile dell'ufficio demaniale a dover chiarire la situazione che pare scontrarsi con due correnti di pensiero contrapposte. Da una parte il Municipio di Agrigento, dall'altra i "paninari". Al centro della contesa un'area pubblica, un tempo di competenza comunale adesso del demanio appunto. Una concessione che si rinnova ogni dieci anni e per la quale il Municipio paga poco più di cinquantamila euro l'anno. Una cifra che non intende più sborsare e per questo è pronta a rinunciare a parte dell'area già a partire dal 2015.
«Questo - spiega il vicesindaco Piero Luparello - anche alla luce del recente aumento del 10%». In pratica l'area demaniale in questione comprende la striscia di lungomare che, linea d'aria, partendo dalla zona delle "giostrine" arriva fino a qualche metro dopo i "campetti" di tennis. Una parte di quest'area per il Comune è da destinare a parcheggi. Gli ambulanti invece vorrebbero che si rivedesse il regolamento e che la zona dove hanno stazionato fino a ieri sera, sia destinata a loro.
«La legge dev'essere uguale per tutti», spiega Carmelina Paino che insieme al marito gestisce uno dei 15 furgoni del "panino". Il marito Rosario, abile nella preparazione dei "panini cù a meuza", lei, decisa e determinata non ha esitato a salire sul tetto del municipio per far valere le proprie ragioni.
«Non è possibile - afferma Carmelina - che il problema di San Leone sia diventato politico. Quello che devono fare gli uffici è metterci in condizione di lavorare, perché se saltiamo noi, allora dovranno spiegarci che tipo di autorizzazioni hanno tutti gli altri». Paino si riferisce a tutti quei ristoratori e bar che hanno i tavolini e le coperture sul suolo comunale.
«Anche qui - sempre secondo Paino - ci sono controlli da fare, perché non tutti sono in regola come credono».
La questione, dovrà essere chiarita da chi di competenza. Intanto il Municipio, forte anche di un regolamento comunale, appare sicuro del fatto suo. «Se quell'area è demaniale - non siamo noi a dover rilasciare eventuali concessioni», dice Luparello.
«Se parliamo di regole - aggiunge - va detto che gli ambulanti possono usufruire di concessioni temporali, ma domandare un'autorizzazione definitiva è impensabile».
La questione "paninari" è solo all'inizio quindi e potrebbe diventare il nuovo "tormentone" estivo. Ma dalle proteste plateali, è adesso passata negli uffici, luoghi sicuramente più adatti per risolvere e mediare questo tipo di "problematiche".
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