RIBERA. Dopo le polemiche dei mesi scorsi che hanno visto soprattutto il responsabile provinciale del «Megafono» Gaetano Montalbano e alcune associazioni antimafia in prima linea a segnalare non solo al sindaco di Ribera Carmelo Pace, ma anche ai sindaci di altri comuni agrigentini una certa lentezza nel mettere in pratica la normativa in vigore sull’utilizzo dei beni confiscati ai mafiosi, a muoversi è l’Amministrazione comunale riberese. È stato pubblicato, infatti, l'avviso per l'affidamento in concessione a titolo gratuito di alcuni beni immobili che erano stati confiscati alcuni anni addietro a esponenti della mafia agrigentina che hanno operato nel territorio riberese e cattolicese, beni che fanno parte del patrimonio del Comune di Ribera.
Ad annunciare l’attivazione della procedura è stato il sindaco Carmelo Pace. I beni in questione consistono in due appezzamenti di terreno, di mq. 20.000 circa; in due appezzamenti di terreno, di complessivi mq. 71.284, in localita Montesara e Maenza, con due fabbricati rurali, a Maenza; un appezzamento di terreno, di mq. 2.880, con fabbricato rurale di mq. 50, a Montesara a poca distanza da Cattolica Eraclea. La consegna al Comune è avvenuto nel luglio 2008 presenti l’allora tenente Alessansdro Vergine, il magistrato Salvatore Vella e il prefetto Umberto Postiglione. «I beni - ha dichiarato il sindaco Pace - saranno concessi per essere destinati a finalità sociali e per un utilizzo agricolo, a titolo gratuito con atto di concessione amministrativa per una durata di venti anni rinnovabicle con procedura semplificata. I soggetti interessati alla concessione dovranno avanzare all'Amministrazione Comunale apposita richiesta scritta per ottenerne la relativa assegnazione». In base ai dati forniti dall’Amministrazione comunale riberese la richiesta di concessione deve essere compilata secondo lo schema di domanda scaricabile sul sito del Comune di Ribera www.comunediribera.ag.it, in carta semplice, firmata dal legale rappresentante e indirizzata all'Ufficio beni confiscati alla mafia del Comune di Ribera. Il plico contenente l'offerta e le documentazioni, pena l'esclusione dalla selezione, deve pervenire, a mezzo raccomandata o consegnato a mano, entro il termine perentorio delle 12 del 30 giugno prossimo all'Ufficio Protocollo Generale del Comune di Ribera, L’Amministrazione comunale sin dal 2013, ha chiarito Pace, nell'ambito di una politica tesa alla valorizzazione e all'utilizzo dei beni confiscati aveva provveduto ad impartire direttive agli uffici preposti affinche venissero censiti i beni assegnati al Comune.