AGRIGENTO. Spiagge libere e pulite, per noi e per tutti». Con questo motto ieri mattina gli studenti delle terze classi della Scuola Pirandello di Agrigento hanno lavorato al lido delle Dune per un'altra edizione di "Spiagge e Fondali Puliti", campagna nazionale promossa da Legambiente. "Sono contento. Finalmente con i tuoi compagni farete qualcosa di utile". Così il papà ha salutato Gerlando prima di accompagnarlo a scuola. E Gerlando insieme ai suoi compagni di utile ha fatto veramente tanto. Senza badare al sole che lentamente saliva e scaldava la spiaggia, i ragazzi si sono dati un bel da fare. Quasi cento i sacchetti riempiti , 50 solo di materiale in plastica, 18 per il vetro, 33 di carta e altri 42 di spazzatura cosiddetta "indifferenziata". Un risultato che è servito a sensibilizzare i giovani studenti, ma soprattutto una lezione didattica e di vita importante e per tutti. Dopo aver faticato tanto, molti di loro quest'estate, ci penseranno a lungo prima di abbandonare rifiuti in spiaggia o altrove. Questi ragazzi, inoltre, saranno sicuramente bravi a vigilare sullo stato di "salute" dei luoghi che frequentano abitualmente. «Credo - dice Gerlando Vita - che i rifiuti che abbiamo rimosso questa mattina non sono altro che gli scarti abbandonati da noi stessi. Questo ci deve far riflettere per comprendere come la responsabilità della pulizia della spiaggia non va cercata altrove, ma in ognuno di noi». I ragazzi si sono preparati a questa edizione, studiando prima sui banchi la tipologia di rifiuti che avrebbero potuto trovare. Ed in effetti, una volta tanto, la teoria si è sposata con la pratica. «Nessuno di noi- aggiunge - Mattia Schembri - pensava di trovare contemporaneamente così tanti tipi di rifiuti». Non è mancato nulla tra le dune della spiaggia di San Leone. "Abbiamo trovato rifiuti domestici e anche ingombranti, provenienti da locali e appartamenti - racconta ancora Gerlando Vita - ma anche lattine, polistirolo, vetro, plastica e perfino pezzi di ferro". Ed a proposito di ferro, i giovani, sono stati impegnati a lungo a rimuovere perfino delle "lame di acciaio", di quelle che si utilizzano per le costruzioni in muratura. "Probabilmente qui - racconta Andrea Milioto- prima esisteva un chiosco, che poggiava su questi pezzi di ferro, quando hanno smontato la struttura hanno lasciato i ferri conficcati sulla sabbia infischiandone se poi qualcuno poteva farsi male". La campagna di Legambiente, è ormai divenuta storica. Per la cura delle coste, ogni anno, chiama a raccolta bambini, ragazzi e adulti per ripulire dai rifiuti spiagge, non solo ad Agrigento ma in tutta Italia. In alcuni luoghi si provvede a ripulire anche argini dei fiumi e dei laghi e, in qualche caso con l'aiuto di sub, i fondali marini. E come ogni anno la tre giorni dedicata alla cura delle coste rappresenta anche l'occasione per diffondere buone pratiche come la raccolta differenziata, per chiedere più controlli, spiagge aperte a tutti e tutelate da speculazioni, abusi e illegalità. Dopo l'iniziativa di ieri che ha visto protagonisti i giovani del "Complesso Agrigento centro", questa mattina i ragazzi dell'istituto "Esseneto", (plesso Castagnolo), proporranno lo stesso tipo di intervento nella spiaggia di Maddalusa. Mercoledì 28 maggio è la volta della località Cannelle a Porto Empedocle. Qui "lavoreranno" gli alunni della Scuola Media "Rizzo". Sono iniziative con una finalità pedagogia indubbia che puntano soprattutto ad inculcare alle nuove generazioni, amore e rispetto per l'ambiente. Perché il futuro è soprattutto nelle loro mani.