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Sciacca, niente più soldi per i cani randagi

SCIACCA. Il Comune di Sciacca cambia strategia. Niente più contributo di 250 euro per stimolare l’adozione di cani randagi, ma soltanto le visite del veterinario, la microcippatura e la sterilizzazione assicurati gratuitamente. E ieri mattina, in piazza Angelo Scandaliato, i primi tre cani che si trovano ricoverati presso la struttura della Multiservice, convenzionata con l’ente, sono stati portati mostrati per l’adozione. “Ci sono delle richieste – dice l’assessore ai Servizi a rete, Gaetano Cognata – e stiamo rimettendo in moto la macchina. Grazie alla collaborazione dell’associazione “Amici di Olivia” alcuni cani andranno, addirittura, all’estero. Stanno per arrivare a Sciacca dei tedeschi che vogliono dei cani”. Cognata, appena insediatosi, ha voluto dare un taglio al progetto “Il mio amico fido” nella parte riguardante il contributo per le adozioni. “Chi adotta un cane – dice l’assessore – non deve farlo per i soldi. Noi garantiamo il pagamento delle spese. Se c’è amore per gli animali non possono essere certo 250 euro a stimolare l’adozione”. Sulla stessa lunghezza d’onda Letizia Lo Iacono, dell’associazione “Amici di Olivia”. “Niente soldi – dice – ma solo amore per gli animali. I nostri associati che arrivano dalla Germania, addirittura, pagano le spese di viaggio, sia per loro che per i cani. Improponibile che nella stessa città si debbano invece dare dei soldi a chi adotta un animale”. Intanto, nelle strutture private convenzionate con il Comune ci sono circa 250 cani. Il costo annuo per il mantenimento supera i 400 mila euro e ricade interamente sull’ente. “Con una nuova accelerazione che abbiamo impresso a sterilizzazione e microcippatura, cui fa seguito la remissione in libertà degli animali – dice l’assessore Cognata – e puntando sulle adozioni la situazione è destinata a migliorare. Il Comune – aggiunge Cognata – non può continuare a garantire una spesa così elevata. Tutti dobbiamo contribuire a determinare un’inversione di tendenza. L’associazione “Amici di Olivia”, grazie alle adozioni che garantisce attraverso contatti con la Germania e con diverse città d’Italia – aggiunge l’amministratore – ci sta dando una grossa mano d’aiuto. Spero che ci sia una risposta adeguata da parte della città.

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