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Cattolica Eraclea: «Avevano armi e droga», arrestati due fratelli

CATTOLICA ERACLEA. Oltre alla droga, stavolta, sono state trovate anche le armi. Così sono finiti di nuovo in manette, in flagranza di reato, i fratelli Antonino e Giambattista Sciascia, rispettivamente di 28 e 26 anni, disoccupati e pregiudicati di Cattolica Eraclea.
Ad arrestarli sono stati i carabinieri della locale stazione, guidati dal maresciallo Liborio Riggi, al termine di due perquisizioni domiciliari che hanno portato al ritrovamento di circa settanta grammi di hashish e di due fucili da caccia risultati, tra l’altro, rubati.
I due fratelli Antonino e Giambattista Sciascia, lo scorso sabato pomeriggio, sono stati visti dai carabinieri che erano impegnati in un servizio di controllo antidroga sul territorio, mentre erano intenti ad “armeggiare” davanti la loro abitazione nella zona di via Oreto. Alla vista dei militari i due avrebbero mostrato un atteggiamento sospetto.
Dopo un primo controllo, addirittura, avrebbero consegnato spontaneamente una piccola quantità di hashish, più o meno tre grammi, dicendo ai carabinieri che gli serviva per uso esclusivamente personale. I militari dell’Arma, ovviamente, hanno proceduto con la perquisizione nella loro casa dove, ben occultati in uno sgabuzzino, hanno trovato circa settanta grammi di hashish, di cui quaranta a “panetto” mentre una trentina di grammi suddivisi in dosi ricoperte da cellophan e, secondo l’accusa, pronte per essere smerciate. È stato trovato e sequestrato durante la perquisizione a casa dei due anche un bilancino di precisione e materiale considerato dagli investigatori utile per il confezionamento dell’hashish.
Pensando di trovare altra droga, i carabinieri hanno poi esteso la perquisizione nella casa di campagna dei fratelli Sciascia in contrada Zagarella dove, nascoste tra pannelli di eternit, hanno trovato i due fucili da caccia e diverse munizioni. Le armi e le cartucce sequestrate saranno sottoposte ad accertamenti tecnici dai carabinieri del Ris di Messina e poi saranno consegnate ai legittimi proprietari.
I fratelli Antonino e Giambattista Sciascia, intanto, dopo le formalità di rito in caserma, sono stati trasferiti nel carcere agrigentino di contrada Petrusa dove restano a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Dovrebbe svolgersi oggi l’udienza di convalida dell’arresto davanti al gip del tribunale di Agrigento. L’accusa nei loro confronti è di detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, detenzione illecita di armi da fuoco e ricettazione. Ca. Gi.

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