
RIBERA. È legato all’attivazione del sistema di videosorveglianza che l’Amministrazione comunale, con fondi del ministero dell’Interno ha realizzato, il ritorno al suo originario posto del busto bronzeo dello statista Francesco Crispi, che nella ”città delle arance”, secondo le fonti più accreditate, ha avuto i natali. Stesso discorso vale anche per la ricollocazione dello ”spadino” in bronzo che si trovava nel monumento allo statista e alla moglie Rosalie Montmasson innalzato in pompa magna nella piazza ”Giovanni XXIII” nel cuore della città. Lo ”spadino”, per la seconda volta dopo l’inaugurazione del monumento, era stato staccato da anonimi vandali che, in linea con l’atteggiamento mostrato in passato dai riberesi, hanno dimostrato di non amare tanto l’illustre riberese, sul quale grava l’accusa di ”avere fatto sparare” ai contadini nelle drammatiche giornate dei ”fasci dei lavoratori”. Il busto bronzeo era collocato dentro la Villa comunale della Vittoria su di un basamento in marmo: in più di un’occasione i vandali lo avevano pcreso di mira in qualche caso cospargendo della schiuma da barba o dell’inchiostro nero, e in qualche altro caso addirittura abbattendolo per terra. Subito dopo la guerra lo stesso busto, che è stato realizzato tra l’altro dal nosto scultore Mario Rutelli, era stato portato nella discarica di rifiuti che si trovava poco fuori la rete di recinzione della villa comunale. Dopo gli ultimi ”attacchi” vandalici, al fine di preservare il monumento da ulteritori dannosi ”raid ” notturni, l’Amministrazione comunale aveva deciso in pratica di mettere sotto sequestro il busto bronzeo, che è stato collocato all’interno dei locali del comando di Polizia Municipale. Lo spadino che era collocato nel monumento realizato dallo scultore caltabellottese Salvatore Rizzuti in piazza Giovanni XXIII e posto nella mano di rosalie Mopntmasson è stato recuperato e portato nei locali del Municipio. Che il pericolo di attacchi vandalici a dimostrazione della scarsa considerazione del Crispi in città sia alto lo testimonia anche il fatto che un altro busto bronzeo dello statista ”gemello” del primo e collocato nei giardini del Magistrale ”Crispi” precauzionalmente è stato tolto pure dal basamento sul quale era poggiato e portao nella stanza della dirigente scolastica. Il ritorno di spadino e busto è legato adesso al potenziamento dei servizi di sicurezza e di videosorveglianza.
T. C.
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