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Tentato omicidio, un arresto a Porto Empedocle

PORTO EMPEDOCLE. Una lite scoppiata per questioni condominiali ha messo a rischio la vita di un sessantenne che è stato accoltellato da un macellaio con un coltello da trentadue centimetri. Un macellaio di Porto Empedocle, Giuseppe Taormina, di 45 anni, è stato arrestato in flagranza di reato dai poliziotti del commissariato “Frontiera”, diretti dal vice questore aggiunto Cesare Castelli, con l'accusa di tentato omicidio aggravato da futili motivi e minacce gravi.
Secondo la prima ricostruzione degli investigatori il commerciante empedoclino avrebbe aggredito con due coltellate, di cui una alla gola, un sessantenne residente fuori provincia con il quale pare che abbia avuto una lite per questioni condominiali e in qualche modo legate a un appartamento acquistato all'asta. Nel tardo pomeriggio di martedì scorso, all’interno della macelleria di proprietà di Giuseppe Taormina in via Catania, i due stavano forse cercando di risolvere le loro questioni, ma una parola tira l’altra e subiti gli animi si sono riscaldati. A un certo punto il macellaio avrebbe colpito a coltellate il sessantenne che è stato poi trasportato all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. L'uomo non ha riportato gravi ferite, anche se uno dei fendenti, a quanto pare, gli ha sfiorato la giugulare.
Per lui la prognosi è di sette giorni. Poco dopo il fatto i poliziotti del commissariato “Frontiera” - giunti sul posto dopo la segnalazione dei medici della guardia medica di Porto Empedocle che per primi hanno medicato il sessantenne ferito prima del trasferimento in ospedale - hanno trovato e sequestrato il coltello utilizzato per l’aggressione e arrestato il macellaio con l’accusa di tentato omicidio. Per Taormina il pubblico ministero ha disposto gli arresti domiciliari nella propria abitazione dove resta a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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