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Ricostruzione post terremoto, revocati i contributi a Santa Margherita Belice

SANTA MARGHERITA BELICE. Revoca del contributo statale per chi non ha iniziato i lavori di ricostruzione senza giustificato motivo. Dopo aver ottenuto un contributo statale, per ricostruire la propria casa distrutta dal sisma del gennaio ’68, non hanno iniziato i lavori, ed il Comune procede alla revoca dei finanziamenti erogati. È successo a Santa Margherita di Belice, dove ancora, a 46 anni dal sisma, c’è chi deve ricostruire la propria prima casa. Molti sono gli aventi diritto in lista di attesa, per mancanza di finanziamenti statali. Ma c’è anche chi, dopo aver avuto assegnato un lotto, presentato un regolare progetto ed ottenuta una concessione ed un decreto di finanziamento, non ha iniziato i lavori. Casi isolati comunque. Ma che hanno portato l’amministrazione, guidata dal Sindaco Franco Valenti, ad emettere i primi due provvedimenti sindacali di revoca: il n. 17 e 18, del 10 aprile scorso.
Complessivamente i due finanziamenti revocati, determinati da una speciale Commissione sulla ricostruzione, ammontano a 127.323 euro. In particolare la prima revoca, di circa 76 mila euro, riguarda un progetto finanziato oltre 21 anni fa. Il secondo, di circa 51 mila euro, riguarda un progetto approvato e finanziato ben 24 anni fa.
A nulla sono servite le diverse diffide di avvio del procedimento di revoca, inoltrate ai due cittadini. Sulla materia, nell’aprile 2013, anche il consiglio comunale ha determinato un proprio atto di indirizzo riguardante i ritardi nell’edilizia privata a contributo statale.
La determinazione di revoca del contributo assegnato deriva dalla considerazione «che la fruibilità dei Decreti di finanziamento già emessi è subordinata alla materiale ricostruzione del bene distrutto, a causa del sisma del 1968, e che, quindi, viene meno il principio generale per il quale è stato concesso il contributo stesso» scrive nella propria determinazione di revoca, il sindaco Valenti, che aggiunge: «Non sono giustificabili i ritardi relativi alla mancata spesa delle somme. Il protrarsi di tale situazione penalizzerebbe, se non rendendola vana, ogni altra richiesta di finanziamento che il comune di Santa Margherita andrà a fare per quanti altri sono ancora in attesa per compensare il danno arrecatogli dal sisma». Il sindaco Valenti conclude ritenendo «inaccettabile ogni altro ritardo, sulla ricostruzione, che dipenda unicamente dallo beneficiario del contributo, che comunque non trovi giustificazioni in fattori che siano attribuibili a fatti estranei alla sua stessa volontà».
Da qui le due determinazioni sindacali di revoca. Ora, tali somme saranno disponibili per finanziare altri progetti da anni in attesa, per mancanza di finanziamento, mentre sono in arrivo a breve altri due decreti di revoca, a seguito di un monitoraggio effettuato dagli uffici di ricostruzione.

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