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«Cerca di rubare cavi di rame», giovane finisce in Rianimazione a Favara

FAVARA. Dopo una notte trascorsa all'ospedale "San Giovanni di Dio", dove i sanitari hanno eseguito tutti gli accertamenti del caso, alle prime luci di ieri, in elicottero, è stato trasferito al Civico di Palermo, struttura sanitaria più attrezzata per le cure che gli si dovranno prestare. Un giovane di Favara, G.L., di 26 anni, si dibatte tra la vita e la morte dopo che alcuni suoi amici nella tarda serata di domenica lo hanno soccorso accompagnandolo al pronto soccorso del nosocomio di contrada Consolida. Il ragazzo sarebbe arrivato in condizioni molto critiche presentando delle lesioni alla colonna vertebrale, che gli impedivano di articolare le gambe, e segni di folgorazione ai polsi.
I suoi soccorritori avrebbero raccontato di essere intervenuti in via Cristo Re, vicino al cimitero di Aragona, sollecitati da una chiamata dello stesso e dove lo hanno trovato a terra vicino a un palo in legno della Telecom.
Dopo averlo caricato in macchina lo avrebbero accompagnato all'ospedale agrigentino. Una versione che è al vaglio della Polizia di Stato, che ha raccolto la segnalazione, insospettita dal fatto che molte tessere del mosaico non coincidono. Si sospetta, infatti, che il ragazzo sia caduto da un traliccio dell'alta tensione mentre avrebbe tentato di tranciare i cavi elettrici di cui squadre di ladri, negli ultimi tempi, fanno incetta per ricavare qualche chilo di rame, metallo molto ricercato per il suo alto valore sul mercato. Le bruciature ai polsi potrebbero avvalorare tale tesi. Nella caduta, poi, avrebbe violentemente battuto la schiena riportando gravissime ferite tanto che la prognosi sulle sue condizioni rimane riservata. Al momento si trova ricoverato al reparto di rianimazione del Civico di Palermo.
I poliziotti hanno subito avviato le indagini partendo proprio da via Cristo Re dove, però, non hanno trovato cavi elettrici ma della telefonia, per giunta intatti. E con i cavi del telefono non si subiscono scariche elettriche. Presi contatti con l'Enel, si è appurato che alle 22.47 di domenica sera si è effettivamente registrato un abbassamento di corrente a cui è seguito alle 23.35 il ricovero in ospedale del ragazzo. Orari che tra di loro si conciliano. Non è stato possibile parlare con il ferito, viste le sue critiche condizioni di salute, ma gli inquirenti ritengono che l'"incidente" non sia avvenuto in via Cristo Re, come hanno raccontato i suoi amici, ma in altro luogo e lì trasportato. Ovviamente si sta cercando di capire in quale parte della città di Aragona sia avvenuto il tentativo di furto. C'è da mettere nel conto che se il giovane si fosse avvicinato ai cavi della 20 mila già prima di toccarli sarebbe stato scaraventato a terra.
Dalla fedina penale del ventisettenne si scopre che ha dei precedenti, anche se non dello stesso tenore. Nelle prossime ore potrebbero meglio delinearsi i contorni della vicenda.

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