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Sciacca, camera iperbarica chiusa da lunedì

Per la mancanza di medici saranno sospese tutte le terapie e verranno garantite solo le emergenze. Protestano i pazienti

SCIACCA. Stop all'attività della camera iperbarica al Giovanni Paolo II. Da lunedì 24 marzo saranno garantite solo le emergenze. Alla base della decisione, che ha scatenato, ieri, la protesta di alcuni pazienti che stanno effettuando la terapia, la mancanza di personale medico. «O si tiene aperta la camera iperbarica o si blocca l'attività della sala operatoria». Così Ninni Pacifico, primario di Anestesia e rianimazione. Attualmente viene garantita la terapia a nove pazienti che ieri hanno inviato una lettera al direttore sanitario aziendale dell'Asp, al direttore di presidio e al Tribunale per i diritti del malato, invitandoli a provvedere «al ripristino del servizio ed a rimodulare contemporaneamente gli incarichi del personale, affinchè un fatto così grave non si ripeta più». La camera iperbarica è rimasta chiusa, per quasi un anno, a causa di guasti tecnici, ed ha ripreso a funzionare il 21 giugno del 2010. Nel 1994, poco dopo l'attivazione, ha salvato la vita al consigliere comunale Ignazio Bivona, finito in ospedale per intossicazione da monossido di carbonio a causa del cattivo funzionamento di uno scaldabagno. La camera iperbarica consente di effettuare le terapie previste per infezioni, cancrene gassose, intossicazioni da monossido di carbonio, fratture mal consolidate, ma, soprattutto, in una città di mare come Sciacca, e preziosa nelle urgenze per le patologie da decompressione. «Abbiamo una carenza di anestesisti che in atto è diventata molto grave - dice il primario Pacifico - visto che ne mancano addirittura otto. Noi, con grande buona volontà ed un carico di lavoro eccessivo, abbiamo cercato di risolvere tutte le problematiche, assicurando l'assistenza nelle varie branche dell'unità operativa: sala operatoria, camera iperbarica e terapia del dolore. Adesso gli incarichi per pochi mesi non sono stati assegnati ed i medici sono andati in altre aziende ospedaliere. C'è anche una difficoltà a trovare anestesisti perché lo scorso anno la specializzazione si è allungata di un anno e quindi non sono usciti specializzandi di anestesia e rianimazione. La camera iperbarica è importante, ma si è deciso di dare spinta all'attività operatoria. Per la camera iperbarica - conclude Pacifico - vengono, comunque, assicurate le urgenze». Per le terapie le camere iperbariche più vicine a Sciacca si trovano a Trapani e Palermo. Intanto, l'Asp ha precisato che per le difficoltà a reperire anestesisti e rianimatori sono state ridotte le sedute operatorie programmate, assicurando, per tutte le discipline chirurgiche, due sedute settimanali e garantendo l'attività di urgenza. «La direzione strategica - conclude la nota del coordinatore sanitario del distretto ospedaliero , Gaetano Migliazzo - è impegnata a ricercare possibili soluzioni alla criticità determinatasi per ripristinare l'attività chirurgica nella sua pienezza».

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