AGRIGENTO. È cominciato davanti alla Corte d'assise di Agrigento, presieduta da Luisa Turco, il processo a Mouhamud Muhidin, il somalo 34enne accusato di far parte dell'organizzazione criminale che ha organizzato il viaggio dei migranti terminato, il 3 ottobre scorso, col tragico naufragio del barcone davanti alle coste di Lampedusa costato la vita a 366 persone. Muhidin, arrestato a dicembre dalla polizia, è accusato di sequestro di persona, associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, tratta di esseri umani e violenza sessuale. Al somalo la polizia arrivò grazie alle testimonianze dei superstiti del naufragio. Soccorsi e portati nel centro di accoglienza dell'isola, alcuni migranti riconobbero in Muhidin uno dei loro carcerieri. L'africano, anche lui ospite del cpa, rischiò il linciaggio. Assenti tutte le 8 parti offese. L'accusa in aula è rappresentata dal pm Andrea Maggioni. La Procura, dopo il naufragio, fermò anche un tunisino, Ben Salam, riconosciuto come uno degli scafisti del barcone affondato: per lui è in corso un procedimento separato per naufragio doloso e omicidio volontario. La Procura di Agrigento ha chiesto il giudizio immediato.