Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Centro storico di Agrigento, lavori ancora bloccati in via Saponara: la strada è diventata una discarica

AGRIGENTO. Il sindaco Zambuto ha più volte ribadito che sullo scandalo di via Saponara, ci avrebbe messo la faccia. Probabilmente aveva sottovalutato i tempi biblici della burocrazia italiana. C’è infatti voluto circa un mese, per avere tutte le documentazioni attestanti che l’architetto Ruoppolo, che si era aggiudicato la gara per stilare il progetto di messa in sicurezza di palazzo Licata, è idoneo a fare quello per cui si è specializzato. Tutta questa documentazione è arrivata solo due giorni addietro e adesso bisognerà aspettare, sperando che intanto Ruoppolo si sia messo avanti con lavoro, che il piano di intervento venga ultimato e presentato. Solo in questo modo, si potranno ultimare i lavori iniziati e bloccati tante di quelle volte che se non fosse una tragedia per i residenti, sarebbe una cosa ridicola e patetica per una città che dovrebbe vivere di centro storico. Ora si vedrà, tutti vedranno, che cosa succederà in via Saponara, che cosa il Comune e il tecnico sapranno fare di concreto. Se le famiglie senza casa da un anno (perchè un privato non ha voluto sistemare una sua proprietà fino a farla diventare un pericolo per la pubblica incolumità) potranno tornare a vivere nella normalità o se dovranno ancora pagarsi spese di affitto e disagi enormi per essere stati cacciati da casa nell’attesa che il Comune si muova. E in tutto questo, via Saponara è ormai una discarica dove uno spazzino non si vede da mesi e mesi. «Noi ci siamo già sostituiti al privato che non è intervenuto - ha ribadito il sindaco Zambuto ma adesso, effettivamente è passato troppo tempo. Ci impegneremo per accellerare il più possibile la ripresa dei lavori sperando (per una volta ndr)di dare risposte positive a questi cittadini». di via Saponara si è interessato anche il movimento 5 stelle di Agrigento. «È intollerabile - scrivono - quanto sta accadendo in via Saponara e nei dintorni. L´unica strada di accesso per macchine e motociclette in questa zona è da oltre un anno è inaccessibile per la presenza di un´ampia impalcatura. La conseguenza è che molte famiglie non possono più raggiungere con le proprie macchine le abitazioni in cui vivono, né i garage in cui custodivano le auto e le moto. Tutti sono costretti a lasciare le auto molto lontano da casa e devono trasportare persone e cose con grandi difficoltà. Alcuni hanno familiari in condizioni di handicap e/o devono raggiungere uffici e ambulatori medici frequentemente. Il trasporto dei loro cari infermo è diventato una via crucis perché non hanno più la possibilità arrivare con un auto dinanzi la propria abitazione e devono pertanto condurre in carrozzella persone che non possono deambulare, avventurandosi con loro per stradine poco praticabili e sollevandole con le proprie braccia per arirvare alle ambulanza».

Caricamento commenti

Commenta la notizia