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Bollette Tares notificate a contribuenti deceduti: protestano parenti e Cgil

AGRIGENTO. Dopo i disservizi causati agli utenti alcune settimane fa dalla difficoltà di gestire da parte dell'ufficio Tares il continuo flusso di cittadini che chiedevano chiarimenti e spiegazioni in merito ad alcuni aspetti delle cartelle esattoriali recapitate loro dal comune, continuano le defaillance di alcuni uffici della Direzione Tributi e Finanze dell'ente.
In particolare la vicenda accaduta negli ultimi giorni e che ha provocato anche un certo imbarazzo tra il personale comunale vede coinvolte anche persone decedute da diversi anni che nonostante siano passate a miglior vita hanno ricevuto ugualmente la notifica riguardante il pagamento della Tares. Il caso in questione è stato portato alla luce direttamente dalla Cgil - Funzione Pubblica che ha denunciato la cattiva organizzazione e gestione della Direzione Tributi e Finanze del comune. Il disguido, che ha provocato irritazione tra i parenti dei destinatari ormai defunti delle cartelle Tares, è stato accertato in almeno tre casi. All'origine degli spiacevoli episodi vi sarebbe una cattiva interazione tra gli uffici comunali preposti all'organizzazione del servizio che faticano a gestire in maniera efficace la grande mole di lavoro cui sono costretti.
«L'ufficio tributi del comune - si legge in una nota della Cgil Funzione Pubblica - è gestito in maniera approssimativa e i dipendenti a contratto per 21 ore settimanali che vi operano, nonostante diano il massimo, non sono supportati nella maniera necessaria per garantire all'utenza un servizio efficace ed efficiente». Ad essere messo sul banco degli imputati dal sindacato è il criterio con il quale viene gestito il personale del comune che non sempre è messo nelle condizioni di lavorare in maniera adeguata. «È necessaria da parte dell'amministrazione una ricognizione del personale - continua ancora la nota della Cgil - per conoscere il carico di lavoro dei vari uffici e conseguentemente distribuirlo in modo equo. L'inefficienza dell'apparato burocratico mette in cattiva luce il dipendente pubblico che spesso cade in errore, non ultimo il recapito delle cartelle Tares a cittadini da anni deceduti».

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