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Licata, il sindaco Balsamo resta ai domiciliari: respinta dal Gip la richiesta di revoca

LICATA. Il sindaco Angelo Balsamo rimane agli arresti domiciliari. Il gip del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, ha infatti respinto la richiesta di revoca della misura cautelare presentata dai legali del primo cittadino, gli avvocati Antonino Gaziano e Roberto Tricoli. L’istanza era stata presentata qualche giorno dopo la notifica, da parte della procura, dell’avviso di conclusione delle indagini ai quattro indagati per la vicenda relativa all’incidente stradale del 2008 che, secondo l’accusa, sarebbe stato ”truccato” per fare ottenere un risarcimento ad una persona alla quale non spettava. Ieri pomeriggio il Gip si è pronunciato, respingendo la richiesta di revoca della misura cautelare che aveva firmato, nei confronti di Angelo Balsamo e di Francesca Bonsignore, il 13 gennaio scorso. Ieri sera i legali hanno reso noto che stamani depositeranno, avverso il provvedimento del gip, un ricorso al Tribunale del Riesame di Palermo. Intanto ieri hanno depositato il ricorso con il quale chiedono alla Corte di Cassazione di Roma la revoca degli arresti domiciliari per il loro assistito. Il 13 gennaio il gip Zammuto, accogliendo la richiesta firmata dal pm Salvatore Vella, dal capo della procura Renato Di Natale e dell’aggiunto Ignazio Fonzo, dispose la misura cautelare degli arresti a casa per il primo cittadino e per Francesca Bonsignore. Il legale di Francesca Bonsignore, l’avvocato Giuseppe Glicerio, ha fatto ricorso al Riesame chiedendo la revoca del provvedimento. I giudici hanno accolto in parte il ricorso, revocando i domiciliari, ma disponendo nei confronti dell’indagata l’obbligo di firma per tre volte a settimana al commissariato di polizia di Licata. Anche il ricorso del sindaco Angelo Balsamo è stato accolto parzialmente dai giudici del Tribunale del Riesame di Palermo, i quali hanno però confermato la misura cautelare degli arresti domiciliari per l’ipotesi di reato di concorso morale in falsa testimonianza. Nei giorni successivi al pronunciamento i magistrati palermitani hanno depositato le motivazioni del “no” alla revoca dei domiciliari per Balsamo ed ora i legali del sindaco si sono rivolti alla Suprema Corte. Da ieri, giorno in cui è stato presentato il ricorso, i giudici romani hanno un mese di tempo per tenere l’udienza durante la quale sarà discusso, appunto, dell’appello presentato dalla difesa del primo cittadino. La Cassazione si pronuncerà lo stesso giorno dell’udienza. Nei giorni scorsi ai quattro indagati nella vicenda in questione è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini da parte dei magistrati della procura della Repubblica di Agrigento. I pm hanno, dal momento in cui il provvedimento è stato materialmente consegnato alle quattro persone, venti giorni di tempo per decidere se avanzare al gip la richiesta di rinvio a giudizio, oppure se disporre il giudizio immediato nei confronti degli indagati.

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