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Sciopero dei netturbini, mezza provincia di Agrigento tra i rifiuti

Incrociano le braccia i lavoratori della «Dedalo». Disagi in sette Comuni a partire da oggi, con assemblee di due ore per ogni turno. Da domani raccolta ferma

AGRIGENTO. Quella che comincia oggi è una settimana difficile, riguardo alla raccolta dei rifiuti, in sette Comuni dell’agrigentino. A Licata, Canicattì, Palma di Montechiaro, Naro, Camastra, Campobello di Licata e Ravanusa, domani e dopodomani gli operatori ecologici si asterranno dal lavoro per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi di dicembre e gennaio. La protesta è stata decisa dalle segreterie provinciali, della funzione pubblica, di Cgil, Cisl e Uil. I netturbini della Dedalo Ambiente hanno sin qui ricevuto solo la metà dello stipendio di dicembre, ma due giorni fa i commissari che guidano l’autorità territoriale d’ambito hanno annunciato che è in pagamento il saldo di quel mese. Per quanto riguarda gennaio, invece, l’Ato Ag3 potrà liquidarlo al personale soltanto quando i Comuni che fanno parte della società verseranno le rispettive quote. Più di un ente, secondo quanto annunciato dai commissari, è infatti in ritardo con la rimessa mensile alla Dedalo Ambiente. Lo sciopero inizia domani, ma in effetti i disagi per i cittadini dei sette Comuni cominceranno già oggi.


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