PORTO EMPEDOCLE. I carabinieri di Agrigento hanno posto ai domiciliari su ordine del gip di Palermo, Anna Messina, 36 anni, di Porto Empedocle, sorella dell'ex capo provinciale di Cosa Nostra di Agrigento Gerlandino, accusata di concorso esterno alla mafia. Destinatario di un provvedimento cautelare anche lo stesso boss che è accusato di associazione mafiosa. Messina è accusata di aver mantenuto i contatti fra il fratello, quando era latitante, e i proprietari di alcuni esercizi commerciali vittime di estorsione. Il Gip ha rigettato la richiesta di arresto fatta dalla Dda palermitana per tre imprenditori ritenuti vicini ai fratelli Messina.
L'inchiesta che ha portato all'arresto di Anna Messina nasce dal ritrovamento di alcuni «pizzini» nel covo di via Stati Uniti a Favara dove il boss Gerlandino venne arrestato il 23 ottobre 2010, dopo un decennio di latitanza. In particolare, secondo l'accusa, in uno dei biglietti sequestrati, Messina avrebbe scritto alla sorella Anna e a due imprenditori indicando le modalità di riscossione di somme di denaro.