AGRIGENTO. Al freddo da quasi un mese - costretti a far lezione con giubbotti, cappellini e sciarpe di lana - per un certificato di immatricolazione della caldaia. Un certificato che non si trova né al liceo classico "Empedocle" - luogo dove studenti e docenti sono all'addiaccio - né fra gli uffici della Provincia regionale, proprietaria dell'immobile scolastico. Ieri mattina, gli studenti - dopo aver sopportato stoicamente il freddo glaciale degli ultimi giorni - sono scesi in strada per protestare. Davanti al palazzo della Provincia hanno inscenato, fino a quando una loro delegazione non è stata ricevuta, un sit-in. Oggi, però, dopo l’intervento della Provincia per risolvere il problema, torneranno in aula e aspetteranno l'inizio della prossima settimana. Il commissario Infurnari ha promesso una soluzione, dopo anni di negligenze.
Intanto, lunedì mattina alla Provincia è stata segnalata la rottura di una fognatura - che passa proprio dietro il busto di Empedocle, all'interno del liceo, - e lo sversamento di liquami. Subito l'ufficio tecnico ha effettuato un sopralluogo ed ha provveduto alla prima sistemazione.
«È il quarto anno che frequento il liceo classico Empedocle - spiegava ieri mattina, durante il sit-in, lo studente Flavio Comignano - e non è la prima volta che siamo costretti a questo disagio. Un disagio che è sentito non soltanto da noi studenti, ma anche da tutti i docenti. Siamo tornati a scuola, dopo le vacanze di Natale, lo scorso 7 gennaio e le classi fredde erano e fredde sono rimaste. Ecco perché oggi siamo arrivati alla conclusione di dover dare un segnale forte, decisivo. Bisogna trovare una soluzione. I riscaldamenti, per legge, si accendono dall'8 dicembre fino a marzo, aprile. Siamo a febbraio. Che cosa si aspetta?».
«Siamo realmente in condizioni non adatte a studiare - gli faceva eco un altro studente, Riccardo Alfieri - . È difficile stare in classe ed apprendere con questo freddo». La delegazione di studenti del liceo "Empedocle", poi, è stata ricevuta dal commissario straordinario della Provincia Benito Infurnari, dal responsabile dell'Utc e dalla responsabile del funzionamento delle scuole Amelia Scibetta.
«La Provincia - ha spiegato, a margine dell'incontro, il commissario straordinario - ha eseguito i lavori per la messa in sicurezza della caldaia, aggiornandola alla tecnologia moderna. Eseguito questo intervento si pensava che tutto fosse regolare ed invece s'è scoperto che per fare la denuncia all'Inail, che deve dare l'omologazione, mancava il certificato di immatricolazione della caldaia. Il certificato non si trova più da nessuna parte. Venerdì però verranno eseguite delle prove sulla caldaia da una ditta specializzata e se tutto funzionerà perfettamente ci rilascerà una certificazione e dal quel momento potremo fare la denuncia all'Inail e mettere in funzione la caldaia. Fra lunedì o martedì, l'impianto di riscaldamento - ha concluso Infurnari - sarà funzionante. I ragazzi hanno capito cosa sta accadendo ed hanno accettato di tornare a scuola già da domani (oggi ndr.)».
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