AGRIGENTO. Erano pronti a intonare con gli strumenti le canzoni del loro repertorio e a esibirsi in balli davanti al Tempio della Concordia. Con questa prospettiva sono arrivati dal Giappone e dalla Lettonia ad Agrigento per partecipare alla 69esima edizione della sagra del mandorlo in fiore che però si svolgerà tra un mese. Giunti nella città che ha dato i natali allo scrittore Luigi Pirandello, due gruppi folk, hanno, così, scoperto che gli inviti ricevuti e firmati con il nome del sindaco Marco Zambuto, erano falsi - secondo quanto reso noto dal capo dell'amministrazione di Agrigento. Zambuto annuncia, infatti, una denuncia alla Procura nei confronti di chi li ha redatti, falsamente firmati ed inviati.
I gruppi «I bambini del Giappone» e gli «adulti della Lettonia», una cinquantina di persone in tutto - erano convinti di partecipare, rispettivamente, al festival internazionale de «I bambini del mondo» e al festival del folclore. La sagra del mandorlo in fiore che da 60 anni si svolge la prima settimana di febbraio, quest'anno è stata spostata - la decisione è stata presa dal Comune a metà gennaio - dal 6 al 16 marzo. Gli organizzatori dei gruppi folk hanno riferito d'aver ricevuto un invito formale lo scorso 27 dicembre e poi un altro invito formale, nel quale non si parlerebbe del rinvio, lo scorso 31 gennaio.
«Gli inviti che ho firmato io sono quelli del 31 gennaio scorso. Li ho certificati soltanto allora quando abbiamo avuto la certezza economica che la sagra si potesse fare, - spiega il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto -. Quelli fatti prima di quella data sono falsi anche se recano la mia firma che è stata appunto contraffatta. Sappiamo anche chi li ha redatti, firmati e inviati. E se è stato fatto utilizzando la carta intestata del Comune, denunceremo tutto alla Procura». Il Municipio di Agrigento per l'ospitalità dei gruppi del festival internazionale del folclore e di quelli partecipanti a «I bambini del mondo», nonchè dei componenti delle giurie e degli ospiti delle manifestazioni collaterali aveva preventivato una spesa di 81 mila euro. L'intera kermesse costerà invece complessivamente 190 mila euro, di cui 130 mila arrivano dalla convenzione con il Parco archeologico che porta alle casse del Comune il 30 per cento dei fondi derivanti dai ticket di ingresso alla valle dei Templi. Zambuto ha incontrato i rappresentanti del gruppo lettone per spiegare quanto accaduto. Intanto, per tentare di «salvare la faccia» c'è chi, come l'albergatore agrigentino, Fabrizio La Gaipa, sta ospitando gratuitamente il gruppo della Lettonia.
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