PORTO EMPEDOCLE. «Lo Stato ha già fatto tanto, ma ora mi sia più vicino. Io non faccio assolutamente alcun passo indietro e quello che ho dichiarato ai magistrati lo confermo. Non ho nessuna intenzione di scappare perché perderei io e perderebbe anche lo Stato». Parla Paolo Ferrara, l'ex sindaco di Porto Empedocle nel mirino degli attentati intimidatori. Da alcuni anni collabora con la magistratura e le sue confessioni hanno fatto partire una grossa inchiesta antisura con arresti e condanne. Le sue rivelazioni toccano anche la sfera della politica e dei rapporti con mafia ed imprese. Ci sono indagini in corso, da allora però nei sui confronti è stato uno stillicidio di minacce ed intimidazioni che lo hanno inseguito ovunque. Un anno fa anche dentro la chiesa dove stava partecipando alla Messa in suffraggio della madre: sul banco trovò una busta con frasi minatorie e un proiettile.
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