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Edifici abusivi da mettere in vendita a Licata, la Regione: "E' una scelta illegittima"

L’assessore Lo Bello «boccia» l’iniziativa: l’idea dell’amministrazione non è praticabile

LICATA. La giunta regionale “boccia” la decisione del Comune di mettere in vendita (se arriverà la dichiarazione di pubblica utilità da parte del consiglio comunale) 47 edifici abusivi acquisiti, nel corso degli ultimi anni, al patrimonio dell’ente. Ieri pomeriggio l’assessore regionale Mariella Lo Bello ha annunciato, diffondendo un comunicato stampa, che “verifiche sono state avviate dall’assessorato regionale al Territorio e Ambiente sulla delibera con cui la giunta comunale di Licata ha deciso di mettere in vendita 47 immobili abusivi acquisiti al patrimonio comunale”. “L’assessore regionale Mariella Lo Bello – si legge ancora nel documento - ha dato subito disposizione agli uffici di avviare gli accertamenti necessari e di convocare il sindaco di Licata nella sede dell’assessorato a Palermo, per chiarimenti e delucidazioni sulla vicenda”.
Mercoledì sera, come è noto, la questione è stata all’ordine del giorno del consiglio comunale, ma per il momento non è stata presa alcuna decisione. I consiglieri, accogliendo la proposta di Vincenzo Sica e Vincenzo Callea, hanno infatti rimandato agli uffici la delibera relativa alla dichiarazione di pubblica utilità, chiedendo una nuova istruttoria. Nel corso della stessa serata, però, i consiglieri di tutta l’opposizione hanno presentato un documento per chiedere il ritiro dell’atto in questione. Perplessità sulla vicenda sono stata espresse dai consiglieri di minoranza anche la sera successiva al consiglio, durante una conferenza stampa congiunta. “In ogni caso, condividendo le preoccupazioni espresse dalle associazioni “A testa alta” e “Legambiente”, e sottolineando che il progetto dell’amministrazione è stato rinviato – scrive ancora Mariella Lo Bello - alla giunta dal consiglio comunale, si farà presente al sindaco che la sua idea non trova assolutamente conforto nella normativa vigente e che quindi si ritiene illegittima e impraticabile”. Per la Regione, dunque, è tutto da rifare. “Mentre si registra da più parti un’inversione di tendenza in tema di tutela ambientale e abusivismo edilizio – aggiunge nel comunicato stampa l’assessore regionale al Territorio ed Ambiente Mariella Lo Bello – riteniamo un cattivo segnale quello che proviene da questa iniziativa a Licata, considerando peraltro che la delibera prevede che a poter acquistare gli immobili abusivi potranno essere anche gli ex proprietari, esercitando un diritto di prelazione che sarà garantito loro dal bando. Sembra un escamotage per far ritornare nella proprietà degli abusivi le case già acquisite al patrimonio comunale, un espediente che non sarebbe tollerabile”.

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