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Punto Nascite, via alla mobilitazione a Licata In centinaia nell’aula del Carmine

LICATA. La mobilitazione per salvare il Punto Nascite del San Giacomo d’Altopasso c’è stata. Ieri, nell’aula capitolare del Carmine in occasione del consiglio comunale aperto, alcune centinaia di persone hanno partecipato ai lavori.
Certo, c’erano molti addetti ai lavori, ma una sorpresa piacevole è stata la presenza di tanti studenti che per un giorno non sono stati tra i banchi ed hanno ascoltato con interesse il dibattito che li interessa da vicino. Ma è proprio durante il dibattito che c’è stato l’intervento di due consiglieri comunali del PD, Tiziana Alesci ed Enzo Sica, i quali hanno annunciato che si conosce già il giorno della chiusura del Punto Nascite.
“Nei giorni scorsi – hanno detto nel corso del loro intervento i due consiglieri democratici – si è tenuta ad Agrigento la programmata conferenza dei servizi per affrontare la questione del Punto Nascite e, ci risulta, che è stato deciso di sospendere i parti dal 16 di novembre in poi. Perciò all’incirca tra 20 giorni non si potrà più nascere a Licata”.
Il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale, Salvatore Messina, presente all’incontro di ieri, ha ribadito che ci sono precise direttive regionali in questa direzione. Direttive che, ovviamente, vanno eseguite. Ha fatto riferimento, inoltre, ad una missiva del responsabile del reparto che segnala il rischio di non sicurezza creato dalla carenza di personale ostetrico.
“In ogni caso – hanno aggiunto i due consiglieri comunali – prendiamo atto del fatto che da parte del commissario Messina è stata ribadita la disponibilità a fare il possibile per salvaguardare il Punto Nascite. A proposito delle denunciate carenze di organico siamo certi che l’Asp interverrà per integrare gli ostetrici”.
Contro la chiusura del Punto Nascite di Licata si è schierato ieri anche monsignor Francecesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento. All’assise di ieri, oltre ai rappresentanti dell’amministrazione comunale e del consiglio, hanno partecipato i parlamentari agrigentini Firetto, Panepinto, Fontana e Mangiacavallo, i rappresentanti dei Comuni di Riesi, Mazzarino, Palma di Montechiaro e Campobello di Licata, esponenti dell’Asp e del clero.
E’ stato deciso di chiedere una nuova convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. “La politica, con le sue scelte e determinazioni che dovrà adottare nel più breve tempo possibile, è chiamata – scrive il Comune - ad intervenire energicamente per salvare il punto nascita”.

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