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«Quale futuro per il palacongressi» Cimino lo chiede a Rosario Crocetta

AGRIGENTO. Quale futuro per il Palacongressi di Agrigento. E' il quesito contenuto nell'interrogazione inoltrata al presidente della Regione, Rosario Crocetta ed all'assessore all'Economia, Luca Bianchi, dal deputato di Voce siciliana, Michele Cimino, in ordine al perdurare dell'inagibilità ed alla paventata ipotesi di dismissione del Palacongressi del Villaggio Mosè. Inoltre, Cimino chiede se gli uffici della Regione abbiano introitato manifestazioni di interesse rispetto alla eventuale dismissione della struttura e se la vendita sia subordinata alla presentazione di un programma di utilizzo da parte dell'acquirente della struttura.


"Il Palacongressi, struttura innovativa e polifunzionale - afferma il deputato regionale - realizzato con fondi pubblici, erogati dalla Cassa Depositi e Prestiti, ha operato come contenitore culturale tra i più funzionali ed attrezzati del Sud Italia, rappresentando un polo di aggregazione per la realizzazione di eventi culturali e sociali, quali il Convegno Pirandelliano, il raduno nazionale della Protezione Civile o di natura sportiva come il Fabaria Rally e tanti altri. Iniziative che, a detta degli operatori del settore, hanno assicurato migliaia di presenze. Nel tempo, al Comune di Agrigento - continua Cimino - è stata affidata la gestione e l'utilizzo della struttura, mentre, la proprietà, i relativi oneri e le competenze che ne gravano e derivano, sono rimasti in capo alla Regione che l'ha inserita all'interno del piano di alienazione di parte del proprio patrimonio, per un importo di 12.803.000 euro. Dal novembre 2012 la struttura a causa di infiltrazioni d'acqua e per la mancanza della certificazione antincendio, è stata chiusa. Il perdurare del periodo di chiusura lascia il manufatto in uno stato di totale abbandono, di deterioramento e di perdita del suo valore. Una situazione d'inerzia che rischia di determinare non solo un serio danno al patrimonio contabile della Regione, ma soprattutto alle prospettive di sviluppo turistico - culturale dell'intera provincia di Agrigento. Inoltre, la paventata dismissione della struttura, in assenza di un serio e concreto piano di utilizzo che tenga in debita considerazione e garantisca il ruolo di centro di aggregazione socio - culturale fino ad oggi svolto dal Palacongeressi, rischia - conclude Cimino - di impoverire il tessuto culturale del territorio".

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