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Provincia, bilancio consuntivo La Corte dei Conti «punta il dito»

AGRIGENTO. Debiti fuori bilancio alle stelle, spese per il personale lievitate e alta incidenza sulla spesa corrente, pericolo di ulteriori appesantimenti dei conti per i "buchi" della società Dedalo Ambiente, irregolarità nella composizione del consiglio di amministrazione della partecipata Propiter Terre Sicane spa. La Sezione di controllo della Corte di conti, con la deliberazione 270/2013/PRSP depositata in segreteria il 14 ottobre scorso, punta i riflettori su una serie di pesanti criticità nel bilancio consuntivo 2011, annuncia di averne già riscontrate altrettante nel bilancio di previsione 2012, ricorda che l'ente ha ignorato i rilievi mossi con due precedenti deliberazioni e intima al commissario straordinario di adottare le opportune misure correttive entro 60 giorni dalla notifica. "Alla luce di quanto evidenziato emerge - scrivono i magistrati - che le criticità sopra evidenziate, già rilevate in precedenti pronunce di questa Sezione, hanno ormai assunto il carattere di cronicità".


I DEBITI - Nella relazione vengono evidenziati debiti fuori bilancio riconosciuti nell'esercizio 2011 per un totale di 869.472 euro. "Tale fenomeno - si legge nella deliberazione - risulta alquanto patologico, atteso che nel corso dell'esercizio precedente sono stati riconosciuti debiti fuori bilancio per euro 1.089.625 e che alla fine dell'esercizio risultavano debiti fuori bilancio ancora da riconoscere nella misura di euro 363.050". Nell'adunanza che si era tenuta il 22 luglio alla presenza del direttore del settore ragioneria, Fabrizio Caruana, e del direttore del settore risorse umane, Aldo Cipolla, la sezione aveva preso atto che il principale debito assunto nel 2011 riguardava una transazione per lavori risalenti al 1997 sottolineando, comunque, che "la formazione di tali passività costituisce, di regola, il risultato di una sottostimata previsione delle spese dell'ente, imputabile, per lo più, ad una inadeguata programmazione finanziaria".


IL PERSONALE - Nelle controdeduzioni presentate alla Corte dei conti venivano elencati i provvedimenti varati fin dal 2008 per contenere la spesa: blocco del turn over con passaggio da 562 a 530 unità, riduzione dell'orario dei contrattisti e delle posizioni di dirigente (da 16 a 10), contenimento della contrattazione. Ma i giudici, pur dando atto degli sforzi profusi, hanno confermato "la presenza delle criticità e l'insufficienza delle misure adottate". "L'asserito contenimento delle spese per lavoro flessibile - si legge nella relazione - contrasta con i dati emersi anche in sede di controllo sul bilancio di previsione 2012, che sarà oggetto di separata nota, da cui si evince il mancato contenimento delle spese nei limiti di quanto previsto nell'art. 9, comma 28, del d.l. 78/2010 e la previsione di un contingente di personale in servizio (704 unità) superiore di cinque unità a quello in servizio nel 2011 (699)".


LE PARTECIPATE - Ultimo capitolo le partecipate. Per la Propiter viene evidenziato un numero di consiglieri superiore al consentito ma non è stato preso alcun provvedimento per le assemblee dei soci andate deserte. Più complessa la situazione di Dedalo Ambiente, per la mancata approvazione dei bilanci 2010-2011. I giudici contabili paventano i rischi delle probabili perdite (poco più di 2 milioni di euro solo quelle ipotizzate nel 2010), anche alla luce dell'ipotesi avanzata dal liquidatore di un immediato ripianamento, e sottolineano come "le criticità derivino da un non adeguato livello di governance da parte dell'ente socio sulla compagine direttamente partecipata e sui servizi da questa svolti, in ordine sia ai profili gestionali che alle difficoltà di bilancio".

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