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L’Akragas rimane in nove uomini: e la Cavese passa

La partita è stata fortemente condizionata dalle contestate espulsioni di Chiavaro e De Rossi

CAVA DEI TIRRENI.  Partita stoica dell'Akragas che soccombe a Cava de'Tirreni soltanto nei minuti finali dopo aver giocato, per oltre un'ora con un uomo in meno, e per oltre venti minuti in doppia inferiorità numerica.
Prima Chiavaro, mandato anzitempo negli spogliatoi per aver detto qualche parole di troppo al mediocre direttore di gara, e poi De Rossi nella ripresa, per un intervento giudicato oltre il limite, hanno costretto i siciliani a lasciare i tre punti ai padroni di casa. Le due squadre si sono affrontate a viso aperto anche se dopo l'espulsione del difensore siciliano gli uomini di Rigoli hanno sfiorato, in diverse occasioni, il clamoroso vantaggio. Ad inizio partita, mister Rigoli, ha proposto un offensivo 4-3-3 con il protagonista di domenica scorsa Arena inizialmente in panchina. I padroni di casa hanno risposto con un disordinato 4-2-3-1 che, dopo l'infortunio subito dalla punta centrale Borreli, si è trasformato in un 4-3-3. La prima occasione della gara è di marca ospite con Savanarola che al 10' raccoglie una corta respita di Parisi ed impegna De Luca con una potente conclusione dal limite dell'area. Al 18' la Cavese si rende pericolosa con Borrelli che di testa, sugli sviluppi di un corner, manda alto. Al 27' arriva la prima espulsione: Chiavaro, ammonito pochi minuti prima, protesta in maniera troppo irruenta nei confronti dell'arbitro che non ci pensa due volte ed ammonisce per la seconda volta l'ex difensore della Paganese spedendolo anzitempo negli spogliatoi.
In dieci uomini Rigoli ridisegna la squadra piazzando De Rossi al centro della retroguardia ed arretrando Bonaffini sull'out destro.
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