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Salta l’impianto, il porto di Licata resta al buio Attività ferme dal tramonto all’alba

Il neo comandante della guardia costiera: «Di sera, per ragioni di sicurezza, vietato attraccare e salpare»

LICATA. Salta l’impianto elettrico e l’intera area portuale rimane al buio, perciò il capo dell’Ufficio circondariale marittimo è costretto a chiuderla dal tramonto all’alba. A prendere la decisione, per motivi di sicurezza, è stato il tenente di vascello Luca Montenovi, il nuovo comandante del porto che si è insediato da appena una settimana. Secondo l’ufficiale della Marina “la mancata funzionalità dell’impianto di illuminazione del porto è causata, verosimilmente, da un guasto alla cabina elettrica sita nella banchina Marinai d’Italia”. Una simile situazione provoca, secondo il capo dell’ufficio circondariale marittimo, “uno stato di pericolo per la pubblica incolumità sui moli e sulle banchine”. Da qui la decisione di vietare, dal tramonto all’alba, “l’ingresso e l’uscita di navi, di galleggianti, di natanti in genere – si legge nel provvedimento di Montenovi – il movimento, l’ancoraggio, l’ormeggio, il disormeggio, l’alaggio e qualsiasi altra attività che non sia preventivamente autorizzata da questa autorità marittima, che valuterà, di volta in volta, la sussistenza di idonee condizioni di sicurezza”.
Il divieto, oltre che ai natanti, è ovviamente rivolto anche alle auto ed ai pedoni. L’ordinanza infatti vieta “il transito pedonale, la circolazione veicolare, e ogni altro tipo di attività all’interno dell’ambito portuale di Licata”.
Di fatto, dunque, salvo per ciò che è autorizzato espressamente dall’Ufficio circondariale marittimo, ogni attività nel porto cittadino si fermerà al tramonto e non potrà riprendere prima dell’alba. Un’eccezione, ovviamente, sarà fatta per i pescatori. I titolari di motopesca, infatti, escono in mare intorno all’1 del mattino e rientrano solo nel pomeriggio successivo. Loro potranno salpare dal porto, ma a certe condizioni.
“Potranno essere autorizzate a compiere operazioni portuali – si legge nell’ordinanza del comandante della guardia costiera – le imprese che dichiareranno di essere in possesso di tutti gli apparati o strumenti necessari per lo svolgimento in sicurezza delle stesse manovre, compreso un impianto che garantisca un’illuminazione minima di cento lux”.
Quello del porto al buio è un problema che, purtroppo, nel corso degli anni si è ripresentato con una certa frequenza. Chi deve riparare la cabina elettrica è chiamato a farlo in tempi brevi, per consentire il ripristino della normalità.  

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