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Rickettsiosi, a Canicattì adesso è psicosi Medici e sindaco: «Nessun allarme»

Dopo il decesso di Insalaco, il primario di Medicina: «Sono episodi costanti ogni anno, al momento ci sono solo tre casi»

AGRIGENTO. Non c'è stato alcun trasferimento d'urgenza verso altre strutture ospedaliere più attrezzate ne tantomeno vi è la presenza di pazienti ricoverati al Barone Lombardo che versano in gravi condizioni di salute a seguito di punture di zecche. È rientrato nel giro di poche ore, ieri, l'allarme in merito ad altri presunti casi di rickettsiosi verificatisi in città dopo la morte avvenuta la settimana scorsa del pensionato Carmelo Insalaco. Voci che si sono rincorse per tutta la mattinata che rappresentano il termometro della fobia che dilaga. A ricondurre l'attuale situazione di allerta nell'ambito della casistica abituale che si verifica ogni anno nella stagione estiva sono stati sia gli operatori sanitari dell'Ospedale Barone Lombardo sia lo stesso primo cittadino Vincenzo Corbo che, pur manifestando la dovuta preoccupazione ed attenzione nei confronti dei diversi casi di puntura di zecca verificatisi in città dopo il decesso di Insalaco, hanno provveduto a rassicurare i cittadini. «Non c'è alcun allarme zecche in città - ha spiegato Corbo -. Siamo in costante contatto con l'Ufficiale Sanitario e con la Direzione Sanitaria dell'Asp di Agrigento e non c'e al momento alcun tipo di allerta. Purtroppo in questa stagione episodi come quelli verificatisi in città negli ultimi tempi sono abbastanza frequenti e l'unico rimedio possibile per evitare ulteriori complicazioni è sottoporsi immediatamente alla profilassi prevista per questi casi». Il sindaco ha anche specificato come nei prossimi giorni partiranno ulteriori interventi di disinfestazione che interesseranno in particolare le zone dove maggiore è la presenza di aree incolte, di cani randagi e nei pressi di aree di pascolamento di ovini e caprini. «Si tratta di interventi che avevamo già in programma di svolgere - ha spiegato Vincenzo Corbo - e che non hanno un collegamento diretto con quanto avvenuto in questo ultimo periodo anche perchè non abbiamo certezza di dove si siano verificate le punture di zecche che hanno colpito i soggetti che si trovano ricoverati al Barone Lombardo». Sul fronte sanitario come detto non c'è alcuna preoccupazione riguardo le condizioni dei tre ricoverati, una signora di Naro e due uomini di Canicattì, per puntura di zecca ed attualmente tutti ospitati nel nosocomio cittadino. Per nessuno è previsto il trasferimento altrove e tutti sono sottoposti alle cure attente e vigili dei sanitari del Barone Lombardo. «Non c'e alcun caso grave - ha rassicurato il primario del reparto di Medicina Giuseppe Augello -. Grazie alla tempestività con la quale si è intervenuti i tre pazienti sono sotto controllo e sono sulla via della guarigione. Quindi non è il caso di creare alcun tipo di allarmismo che creerebbe una psicosi ingiustificata nella popolazione su una situazione che tra l'altro si presenta costantemente ogni anno con numeri variabili e con esiti il più delle volte positivi per la salute del paziente».

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