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Sciacca, troppi cani randagi in spiaggia: proteste

SCIACCA. Il rafforzamento dei servizi di controllo da parte della squadra di accalappiacani del Comune non consente di risolvere il problema randagismo. Cani randagi stazionano nelle spiagge, anche quelle più frequentate del litorale saccense, tenendo in apprensione i bagnanti.
Dalla Foggia a Capo San Marco e dal Lido a Maragani arrivano segnalazioni e la squadra di addetti al sevizio interviene. Si lamentano anche da Sciaccamare dove due cani randagi stazionano nella zona degli alberghi. La direzione auspica un intervento per dare soluzione al problema "anche perché i clienti - aggiungono da Sciaccamare - non si spiegano come mai non si sia ancora trovata una soluzione adeguata".
Il consigliere comunale Simone Di Paola in una lettera inviata al sindaco, Fabrizio Di Paola, e all'assessore ai Servizi a rete, Gianluca Guardino, ha scritto di una "massiccia e costante presenza a Capo San Marco di una gran quantità di cani randagi che rendono impossibile la vita a bagnanti e turisti". Il Comune avendo attivato il servizio di accalappiacani e procedendo, attraverso i veterinari dell'Asp, all'immediata sterilizzazione degli animali che poi vengono rimessi in libertà, sta recuperando delle somme. Prima, infatti, i cani randagi accalappiati dal personale delle ditte con le quali è convenzionato l'ente venivano subito trasferiti presso canili privati. Successivamente si procedeva alla sterilizzazione e, a piccoli gruppi, alla remissione in libertà. Nel 2012 si sono risparmiati circa 50 mila euro su una spesa complessiva che adesso non supera più i 400 mila euro, ma l'allarme randagismo resta e il progetto "Il mio amico fido", finalizzato a stimolare l'adozione dei randagi, anche attraverso un contributo, una tantum, di 250 euro, fino ad oggi non ha dato i risultati sperati. Appena cinque, infatti, in due mesi, gli animali adottati e nelle strutture ne restano circa 260.

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