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Agrigento, chiesta un’indagine su Tortorelle

Due deputati democratici della commissione Cultura hanno chiesto un'inchiesta conoscitiva sul crollo di calcinacci dal soffitto

AGRIGENTO. Mentre i deputati Democratici della commissione Cultura, Maria Coscia e Manuela Ghizzoni del Pd chiedono un'indagine conoscitiva sul crollo di calcinacci dal soffitto alla scuola "Tortorelle" di Agrigento, l'Utc di palazzo dei Giganti è al lavoro per mettere in sicurezza le aule e i bagni del plesso scolastico. «Siamo intervenuti con la massima urgenza - dice, infatti, l'assessore per le Politiche dell'istruzione e l'Edilizia scolastica Patrizia Pilato - e, dopo avere verificato le condizioni di sicurezza dell'intera struttura, abbiamo avviato i necessari passaggi burocratici e finanziari per arrivare, in tempi rapidi, a restituire agli alunni tutte le aule ed i servizi in piena efficienza e sicurezza, ed alle famiglie la legittima serenità. Intendo sottolineare - continua Pilato - che la causa del cedimento dell'intonaco è stato provocato da grave negligenza nella conduzione delle aule del piano superiore la cui gestione non è di competenza del Comune». Le aule della parte superiore dell'immobile sono infatti assegnate ad un istituto scolastico superiore. «Il quale - precisano dal Comune - ne assume diretta competenza di gestione e sorveglianza». Pare, stando sempre alle ricostruzioni fatte dal Comune, che le infiltrazioni d'acqua che hanno determinato il crollo siano dovute a dei rubinetti lasciati aperti al piano superiore. I deputati Democratici della commissione Cultura hanno, con la richiesta di indagine conoscitiva, l'obiettivo di «coinvolgere tutti i soggetti che hanno responsabilità politiche perché vengano trovate risorse e modalità di interventi per la sicurezza. Considerato, poi, - hanno aggiunto - il carattere sismico del territorio in questione, un intervento è ancora più urgente». I consiglieri comunali di Agrigento Galante, Spinnato, Galvano, Gramaglia e Sollano, componenti della quinta Commissione consiliare, hanno presentato una interrogazione al sindaco e all'assessore comunale alla Pubblica istruzione, facendo presente che "il circolo d'istituto aveva segnalato all'amministrazione comunale il pericolo, senza ricever alcun riscontro". «Ora basta! Siamo stanchi di rischiare la vita!" - è, invece, il commento della Rete degli studenti medi. «Nel nostro paese - hanno scritto i giovani - più di una scuola su due non è a norma. È uno scandalo, un emergenza nazionale». Ha scritto, invece, al ministro dell'Istruzione e al presidente della Regione il genitore dei bimbi coinvolti nel crollo di grossi calcinacci all'interno della "Tortorelle". «La mia lettera è rivolta a rappresentarle la rabbia e preoccupazione sulla situazione dell'istituto scolastico - scrive il genitore che ha invitato il ministro a visitare la scuola - . Già due mesi fa, a causa di un allagamento nel piano superiore, alcune classi erano state dichiarate inagibili, ma successivamente le lezioni sono riprese regolarmente. Le chiedo: dobbiamo attendere una tragedia per intervenire seriamente? Oggi il mio pensiero è andato ai 27 angeli di San Giuliano di Puglia, vittime dell'inerzia umana». Anche il segretario provinciale del Pd, Emilio Messana, ha chiesto al Governo Letta e al Governo Crocetta che la messa in sicurezza delle scuole siano priorità.

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