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Agrigento, perseguita bimba: anziano a giudizio per stalking

Si tratta di Francesco Vella, 67 anni. E' accusato anche di corruzione di minorenne, ha chiesto il rito abbreviato

AGRIGENTO. Per quasi due anni avrebbe perseguitato una bambina di poco più di dieci anni avvicinandola mentre si trovava alla villa Bonfiglio insieme alle amiche, mandandole baci e mostrandole i genitali mentre si toccava. Il pensionato Francesco Vella, 67 anni, è finito a giudizio con le accuse di stalking e corruzione di minorenne. Il suo difensore, l'avvocato Davide Casà, ieri mattina durante l'udienza preliminare, ha chiesto il rito abbreviato. Il giudice Alberto Davico ha quindi rinviato al 18 giugno per la requisitoria del pubblico ministero Giacomo Forte e le altre conclusioni. La ragazzina si è costituita parte civile con l'assistenza dell'avvocato Vincenzo Vitello. L'eventuale pena è ridotta di un terzo per effetto del giudizio speciale che esclude un vero e proprio dibattimento. Vella è stato denunciato dai familiari di una ragazzina, che all'epoca dei fatti, nel 2009, aveva undici anni. L'anziano, secondo la ricostruzione dei fatti, l'avrebbe seguita più volte alla villa Bonfiglio dove andava per fare jogging. La ragazzina, invece, frequentava il giardino pubblico insieme allo zio e ad altre ragazzine. Vella avrebbe approfittato di momenti di distrazione nei quali non c'era nessuno che potesse vederlo e l'avrebbe molestata mandandole baci a distanza e gesti di apprezzamento e soprattutto mostrandole i genitali e toccandosi in sua presenza. Il copione si sarebbe ripetuto per quasi due anni, in alcune circostanze l'avrebbe anche invitata a seguirlo in un albergo. La bambina, infastidita dall'atteggiamento dell'uomo di cinquanta anni più grande di lei, raccontò il suo disagio alla madre. I genitori decisero di organizzare una sorta di blitz. Seguirono la figlia alla villa Bonfiglio mantenendosi, però, a distanza e senza farsi vedere, nell'attesa di vedere Vella che, poco prima, era stato descritto dalla ragazzina. Quando il sessantenne le si sarebbe avvicinato, i genitori entrano in azione e ne nasce una movimentata discussione che per poco non degenera. Le grida e la concitazione sono evidenti anche a due poliziotti che passano dal viale della Vittoria a bordo di un'auto di servizio. Gli agenti chiedono spiegazioni ai tre adulti su cosa stesse accadendo e i genitori della ragazzina raccontano che Vella molestava da tempo la loro figlia e si abbassava i pantaloni in sua presenza. I poliziotti li hanno convocati in Questura, la squadra mobile li ha interrogati e ha avvisato la Procura della Repubblica che ha aperto un'inchiesta affidata al pm Giacomo Forte. Il magistrato ha delegato i poliziotti a interrogare familiari, testimoni e la stessa minorenne. Vella ha sempre negato ogni addebito sostenendo che è stata la ragazzina a inventarsi tutto. A tirare le somme, adesso, sarà il giudice.

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