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Maxi parcheggio nel degrado, piano di rilancio a Canicattì

Tiranno: «Potrebbe ospitare circa 50 auto e contribuire a risolvere il grave problema della carenza di posteggi nella zona»

CANICATTI’. Costato all'incirca due miliardi delle vecchie lire, completato da circa vent'anni ma ad oggi destinato mestamente ad assolvere il ruolo di deposito di automezzi comunali. È la vicenda del parcheggio sotterraneo di via La Carrubba, una delle ultime opere infrastrutturali di grande rilievo realizzata in città ma che mai è stata ne inaugurata e ne resa fruibile ai cittadini. Adesso sembra che l'attenzione sulla vicenda del parcheggio sotterraneo sia stata nuovamente sollevata grazie all'intervento di alcuni consiglieri comunali che hanno avanzato alcune proposte in merito alla possibile apertura della struttura. Tra i proponenti vi è Antonio Tiranno, che in merito ha pronto anche un esposto per denunciare, oltre all'inefficienza di una struttura burocratica che in vent'anni non è stata in grado di provvedere all'apertura del parcheggio, anche lo stato di abbandono e degrado in cui versa attualmente l'ampia area che da deposito di mezzi comunali è stata trasformata in discarica di materiale di scarto di ogni tipo.

"Non riusciamo a comprendere il motivo per il quale non si voglia aprire il parcheggio di via La Carrubba - ha dichiarato il consigliere Tiranno -. L'opera è completa e funzionale ma si è preferito fino ad ora lasciarla semi abbandonata piuttosto che renderla fruibile alla città. Al suo interno oltre alle autovetture del comune è possibile ritrovare di tutto, senza considerare il fatto che la mancanza di illuminazione in parte della struttura la rende anche pericolosa per gli operai del comune che la frequentano anche nelle ore serali". Del progetto originario dell'opera è stato realizzato soltanto il primo lotto, quello completo da due decenni, mentre il secondo si è arenato per problemi di natura tecnica.

Il parcheggio potrebbe contenere una cinquantina di autovetture dando un po’ di respiro così all'atavico problema della mancanza di spazi adibiti alla sosta di autovetture in città. Ma oltre alla destinazione originaria la struttura secondo le proposte lanciate dai consiglieri comunali potrebbe essere utilizzata anche per altre finalità. "Si potrebbe pensare di riconsiderare l'utilizzo del parcheggio, con i dovuti adeguamenti del caso,e destinarlo ad esempio a luogo dove spostare il mercatino della frutta - ha concluso Antonio Tiranno -. Dopo venti anni d'attesa ritengo che sia giunto il momento di provvedere con fatti concreti alla sua apertura".Delle proposte di recupero del parcheggio è stato informato l'assessore ai Lavori Pubblici, Gaetano Rizzo, che ha assicurato un interessamento dell'amministrazione comunale nel verificare la fattibilità delle stesse.

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