Agrigento

Sabato 27 Aprile 2024

Centro commerciale a Sciacca, il progettista: «Solo benefici per l’economia locale»

SCIACCA. "Il centro commerciale è un'occasione per il rilancio del centro storico dove verrà realizzata un'opera di riqualificazione, nella scalinata che parte dalla zona portuale, e si potrà costruire anche un parcheggio con gli oneri di urbanizzazione che saranno versati dalla società". Michele Ferrara, uno tra i due progettisti del centro commerciale "Forum" che si appresta al vaglio del consiglio comunale, esalta gli aspetti che potranno sostenere l'economia locale, a partire dall'impiego della forza lavoro: 300 unità nella realizzazione dell'opera e almeno 200 nella gestione. L'investimento complessivo è di circa 35 milioni di euro. Sono previsti 30 negozi. Tra parcheggi e spazi di vendita è interessata, in contrada Tabasi, un'area di 47 mila metri quadrati e un'ulteriore di 15 mila di spazi pubblici. Gli oneri di urbanizzazione che arriveranno al Comune ammontano a circa 3 milioni e mezzo di euro. "C'è un protocollo d'intesa con l'amministrazione comunale che è finalizzato a fare in modo che il centro commerciale sia una risorsa proprio per il centro storico - dice Ferrara - e questo a partire dal collegamento con bus navetta a carico della società. All'interno del centro commerciale sono previsti spazi per promuovere il centro storico. Il tutto per fare venire la gente a Sciacca e non farla andare in altre città, così come avviene adesso". Scendendo nello specifico, Ferrara sottolinea aspetti che riguardano anche l'artigianato locale. "A cominciare da quello estetico della struttura - dice - dove verrà impiegata ceramica locale. All'interno ci saranno anche degli spazi espositivi dedicati alla ceramica". In ultimo, il tecnico annuncia che la società vuole promuovere "un protocollo della legalità con la Prefettura per fare in modo che ogni operatore impegnato nel centro commerciale abbia determinati requisiti". Intanto, il presidente della commissione consiliare Urbanistica, Giuseppe Ambrogio, ha ribadito la richiesta al presidente del consiglio comunale di ottenere un'ulteriore proroga, di 15 giorni, per l'esame degli atti. Bono ha già fatto sapere che il regolamento non lo consente. Ambrogio nella lettera scrive che l'ufficio tecnico non era presente alla riunione del 2 aprile scorso e che non risulta trasmesso alla commissione "il business plan, atto che si ritiene necessario ai fini della verifica della convenienza sociale dell'eventuale realizzazione dell'iniziativa".  

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