RIBERA. L’Anas ha confermato che entro domenica prossima il ponte Verdura, nella parte non crollata il 2 febbraio scorso, sarà riaperto al transito. I lavori al cantiere, sulla statale 115, procedono alacremente e ieri è stato completato il collaudo statico della struttura. Sarà consentito il trasnito con il senso unico alternato. Durante la giornata di ieri è proseguita la collocazione di grossi blocchi in calcestruzzo sull’alveo del fiume Verdura. Il lavoro è stato eseguito grazie anche all’impiego di una gru, con una portata di 60 metri di altezza, giunta da Porto Empedocle. Sulla spalla del ponte, invece, continua la collocazione di micropali per rinforzare la struttura. Ormai siamo alle battute conclusive per la riapertura e solo per la giornata di oggi, proprio per consentire gli ultimi lavori, compresa la collocazione della segnaletica, verrà vietato il passaggio pedonale sul ponte. Intanto, è stato preannunziato per oggi un sit in davanti agli uffici della Prefettura di Agrigento ”al fine di valutare l'efficacia delle azioni e delle misure indicate ed avallate”. Sono i consiglieri comunali di Ribera, che da venerdì occupano l’aula ”Frenna” per la lentezza con la quale si sta procedendo alla ricostruzione del ponte crollato sul fiume Verdura il 2 febbraio scorso. In delegazione lunedì sera hanno incontrato il prefetto di Agrigento Francesco Ferrandino e a 48 ore da quell’incontro nel corso del quale hanno ricevuto tra l’altro la comunicazione della possibile apertura del ponte, nella parte rimasta in piedi, per conserntire (e non a tutti gli automezzi) il transito a senso unico alternato, hanno ritenuto di stendere una lettera aperta indirizzata allo stesso Prefetto, esternando alcune perplessità. Il sit-in previsto davanti agli uffici della Prefettura avrà luogo in concomitanza con l’incontro che il prefetto Ferrandino dovrebbe avere con esponenti dell’Anas. «Come accettare che i lavori promessi sulla ”Scirinda - Tragaleggi” ad oggi - evidenziano i consiglieri riberesi - non siano ancora iniziati?» Poi «denunziano l'inadeguatezza di tutti i soggetti a cui è affidata la soluzione della tragedia, il comportamento sempre più distaccato di tutte le istituzioni politiche del territorio che nulla hanno fatto in termini di controllo, di proposta e di protesta, e che dopo tanta attesa siamo stati costretti ad intestarci e rappresentare in nome della popolazione”. I consiglieri sono già impegnati, da diversi giorni, in un’azione di protesta che ha portato anche all’occupazione dell’aula consiliare.