CALTANISSETTA. Il costone che sovrasta il viale della Vittoria, di fronte la villa Bonfiglio, continua a far paura. Due anni dopo i primi cedimenti di cumuli di terreno, all'alba di ieri si è verificato un nuovo smottamento. I residenti dei palazzi attigui sono scesi in strada, temendo per la propria incolumità. I vigili del fuoco, i responsabili della protezione civile comunale e quelli dell'Utc sono accorsi immediatamente ed, in via precauzionale, hanno impedito l'apertura di quei tre esercizi commerciali che si trovano nelle immediate vicinanze.
S'è voluto così, ieri mattina, prevenire eventuali disgrazie. Il Comune di Agrigento solo quello può, infatti, fare. Trattandosi di un'area privata, alla messa in sicurezza dovranno pensarci i proprietari. «A loro carico - ha spiegato il dirigente della Protezione civile comunale Attilio Sciara - ci sono già, firmate nel corso del tempo passato, due ordinanze sindacali ed una ordinanza del Tar. Ma nulla o poco è stato fino ad ora fatto». Allarme crolli, per il distacco di alcuni blocchi calcarenitici, anche in contrada San Marco, nella zona della valle dei Templi; in via Imera, a circa 100 metri con l'incrocio di via 25 Aprile, dove un muro di contenimento rischia - sembrerebbe essere soltanto questione di ore - di crollare al suolo; e nei pressi della via Mattia Pascal, nell'area di alcune cooperative, al Villaggio Mosè. «Stiamo cercando di tenere tutto sotto controllo - ha spiegato nella tarda mattinata di ieri, il dirigente della Protezione civile - ma non è semplice, anche perché le emergenze sono tantissime e tanto complicate». Smottamento di terreno e fango anche in via Firenze, a valle di via Callicratide.
Esondato il fiume Belice, a valle della diga Garcia. Le Terme Acque Pie di Montevago si sono allagate, ma già dal pomeriggio l'emergenza era rientrata tant'è che anche la piscina, oltre che all'impianto, sono rimasti in funzione. Per ore, i vigili del fuoco, i responsabili della Protezione civile e la Provincia che ha mandato dei tecnici e un'idrovora per cercare di scongiurare danni, hanno comunque lavorato, monitorando anche le strade provinciali numero 44 e 42 che si trovano nei pressi del fiume. Ad Agrigento, invece, ha parzialmente oltrepassato gli argini, allagando contrada Sant'Anna, il fiume Akragas, mentre nella zona della foce, a Piano Gatta, i monitoraggi della Protezione civile erano continui per i rischi che avrebbe potuto comportare una esondazione. Il forte vento ha sradicato e fatto volare via una baracca in contrada Maddalusa. I maggiori danni si sono comunque registrati nella zona del porticciolo di San Leone dove il muretto che delimita l'area portuale è in parte crollato e cumuli di detriti sono stati catapultati sulla banchina; mentre la mareggiata ha ormai allagato totalmente la via Mare Caspio facendo arrivare l'acqua fino al viale Delle Dune. La "primavera siberiana" con una forte grandinata, ieri mattina, ha "imbiancato" tutto il centro urbano di Agrigento, mentre al Villaggio Mosè, e in via Dei Fiumi soprattutto, si sono allagate vie, magazzini e scantinati, intrappolando, in più casi, anche gli automobilisti.
Caricamento commenti
Commenta la notizia