AGRIGENTO. I carabinieri hanno eseguito 9 ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari e 4 obblighi di presentazione alla Pg, firmate dal gip del tribunale di Agrigento Ottavio Mosti su richiesta del sostituto procuratore Matteo Delpini nei confronti delle 13 persone indagate per ricettazione in concorso e furto aggravato.
L'operazione, fra Palma di Montechiaro, Licata e Campobello di Licata, è stata denominata "Cuprum". L'inchiesta ha disarticolato un gruppo criminale che si occupava di furti di cavi in rame, elettrici e telefonici.
Notificato anche un provvedimento di sequestro preventivo per un autodemolitore di Campobello di Licata. I particolari verranno illustrati in una conferenza stampa che si terrà alle 11 in Procura.
Una banda organizzata che razziava tutti gli impianti della porzione orientale della provincia di Agrigento e consegnava le matasse di filo di rame all'autodemolizione, in contrada Gargitella a Campobello di Licata, di propriet… di Giuseppe La Mattina. L'inchiesta è cominciata lo scorso anno. I carabinieri si sono avvalsi anche di videoregistrazioni. I provvedimenti sono stati emessi nei confronti di Giuseppe, Rocco e Giovanni La Mattina, rispettivamente di 57, 29 e 24 anni, tutti di Campobello di Licata (Ag); Francesco Liarda di Petralia Sottana, 44 anni, e Domenico D’Auria, 49 anni, di Campobello di Licata. Provvedimenti cautelari anche per i romeni: Iulian Cozma, Alecu Bucur, Ciprian Stoican, Ovidiu Girneata, Catalin Basam Stan, Ionut Gelu Stoican, Gheorghe Eusebiu Feraru e Catalin Feraru.
Caricamento commenti
Commenta la notizia