AGRIGENTO. La trasferta di Marsala di domenica prossima si prefigura come una delle più difficili della stagione e non a caso la dirigenza lilibetana ha proclamato la 25^ giornata di campionato come la "giornata azzurra" invitando i tifosi ad accorre in massa allo stadio "Lombardo Angotta" per sostenere la squadra che spera in una salvezza che, dopo gli acquisti di dicembre, non sembra impossibile. L'Akragas mette in conto che la partita di domenica si giocherà in una bolgia ma non ha alcuna intenzione di presentarsi come vittima sacrificale. Il vantaggio sul San Giovanni Gemini, seppur consistente (10 punti), non invoglia a fare regali anche perché il rush finale sarà caratterizzato da ben 4 trasferte e da appena due partite in casa. Anche dopo la corroborante vittoria sulla Sancataldese la dirigenza biancoazzurra ha contenuto la gioia riservandosi di festeggiare non appena avrà dalla sua parte il conforto della matematica. Certo, 10 punti di vantaggio sulla seconda sono un margine che lascia tranquilli: al massimo potrà essere scalfito ma non annientato. I tifosi sono dell'avviso opposto nel senso che prima della conclusione del campionato Arena e compagni saranno in grado di allungare ulteriormente. Staremo a vedere. Intanto, agli ordini di Pino Rigoli prosegue la preparazione. Ieri, gli allenamenti si sono svolti di mattina allo stadio "Esseneto". Nei ranghi è rientrato l'attaccante Peppe Rosa, fermo da una ventina di giorni per uno stiramento. Considerata la distanza, a cui si aggiungono i problemi di viabilità dovuti al crollo del ponte sul fiume Verdura tra Ribera e Sciacca, l'Akragas partirà alla volta di Marsala sabato pomeriggio dove ha già prenotato un albergo nella frazione di Bonagia. Insomma, nulla sarà lasciato al caso. Timori per la trasferta di Marsala? "La nostra forza ci dà solide garanzie e buone speranze - spiega il direttore sportivo Totò Catania -, ma non per questo potremo prendere sotto gamba l'avversario che avendo estremo bisogno di punti punterà decisamente alla vittoria".
Il Marsala aspetta al varco l’Akragas: ma i biancazzurri vogliono la «D»
Gli uomini di Rigoli sanno che la gara si giocherà in una bolgia ma non hanno intenzione di «fare la vittima»
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