AGRIGENTO. Nuova ondata di licenziamenti per le aziende del Gruppo Moncada. Dopo i 54 tagli operati lo scorso mese di maggio, adesso arriva la notizia di altri 23 licenziamenti annunciati dal Gruppo motivati con la forte crisi del settore, legata alla variazione del sistema delle incentivazioni e la mancanza del rilascio delle autorizzazioni da anni richieste che di fatto, bloccano le commesse e si traducono in licenziamenti.
Sulla vicenda interviene la segreteria provinciale della Cgil agrigentina che punta il dito proprio sulla mancanza del rilascio delle autorizzazioni, più volte denunciato dallo stesso Salvatore Moncada. «Crediamo - dice il segretario generale Massimo Raso - che questo aspetto meriti la individuazione degli Assessorati e dell' insinuato ruolo di precisi Funzionari contro i quali la Cgil è pronta a compartecipare inuna dura e specifica denunzia chiamando in causa le responsabilità burotecniche del sistema regionale, a cui Crocetta sta dando un impulso positivo».
Il sindacato agrigentino spiega poi di avere apprezzato i progetti imprenditoriali intrapresi da Moncada ed ancor di più gli interventi in favore del territorio attraverso la Fondazione AgireInsieme.
«Come Cgil però - aggiunge Raso - dobbiamo stigmatizzare il fatto che le imprese del Gruppo hanno chiuso le porte all'accesso e al dialogo con i sindacati. Ci appare bruttissimo questo ultimo segnale da parte del Gruppo, perché se persino nei settori innovativi e del futuro della cosidetta green economy si continua con i licenziamenti, che si vanno a sommare a quelli della old economy dell'Edilizia, in questa provincia non c'è speranza. O anche puntare con più decisione su innovazione e mercato interno, a nuove strategie aziendali che non siano solo le delocalizzazioni».
La Cgil infine si dic epronta a dare un contributo anche con il lavoro delle categorie Filctem, Fiom e Fillea.
«Gruppo Moncada», altri 23 licenziamenti
Poco lavoro a causa dei forti ritardi nell’autorizzare i progetti
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