SCIACCA. I mezzi di soccorso avrebbero serie difficoltà a raggiungere una cinquantina di abitazioni della via Ulisse. Le auto fino a ieri riuscivano a transitare, ma superando uno «scalino», al centro della carreggiata, che diventa ogni giorno più alto. Sono queste le condizioni nelle quali versa la via Ulisse.
Ieri i residenti hanno lanciato un nuovo grido di allarme. «Ormai siamo isolati - dice Francesco Fucarino, protagonista di tante battagie in favore di Capo San Marco - e se non si interviene almeno con dei lavori provvisori tra poco non riusciremo a raggiungere le nostre case neanche a piedi. Qui c’è gente anziana, ci sono dei bambini che devono recarsi ogni giorno a scuola e invece, ogni anno, puntualmente, la strada inizia a cedere e si creano disagi». Fucarino sostiene che c’è una novità rispetto al passato. «I proprietari della strada che prima era privata - dice - l’hanno già ceduta al Comune che deve soltanto acquisirla. Prima c’era il problema della strada privata, ma adesso il Comune non ha alcuna difficoltà ad intervenire. Con l’amministrazione Bono i proprietari hanno ceduto le aree e adesso il Comune deve solo provvedere ad effettuare un intervento efficace. Vivere qui è sempre più difficile - aggiunge Fucarino - e ci sono ancora famiglie che si approvvigionano dell’acqua con le autobotti che oggi non possono certamente transitare». Per Nino Catania che a Capo San Marco gestisce, con la propria famiglia, uno stabilimento balneare e un ristorante in questa zona «da anni non si riesce ad effettuare un intervento veramente efficace. Eppure questa località - continua - soprattutto nei mesi estivi, è frequentata da tanta gente». Un grido d’allarme è stato lanciato anche da San Giorgio, altra località balneare, dove si reclamano una serie di interventi.
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