AGRIGENTO. Un mese e mezzo dopo il terribile incidente stradale verificatosi lungo la statale 118, quella che collega Agrigento con Raffadali, Alfonso Capraro, il poliziotto di 37 anni, in servizio alla Squadra Mobile di Agrigento, non ce l’ha fatta. Il suo cuore si è fermato alle 23 circa del 31 dicembre, in un letto dell’Ismett di Palermo, dove era stato trasferito - una quindicina di giorni fa - per l’aggravarsi delle sue condizioni.
Poche ore dopo il suo ricovero, all’ospedale «San Giovanni di Dio» di Agrigento, quella notte del 14 novembre scorso, il quadro clinico del poliziotto, molto conosciuto ad Agrigento, non era sembrato tanto drammatico. I medici sembravano perfino, in un primo momento, aver sciolto la prognosi. Sono però subentrate delle complicazioni, forse, addirittura, qualche infezione e la situazione è precipitata. Capraro è così deceduto prima dell’inizio del nuovo anno, prima della nascita del suo primogenito. La sua compagna è, infatti, ricoverata in ospedale per un parto che sembra ormai prossimo.
Capraro, in polizia da una decina di anni, era alla guida della sua Skoda Fabia quando, sembrerebbe a causa di un sacco pieno di olive caduto sull’asfalto, all’altezza del bivio per Joppolo Giancaxio, mentre era diretto a casa, a Raffadali, è rimasto coinvolto nel terrificante incidente frontale con una Fiat Marea, con a bordo due persone. Ieri, la terribile notizia del prematuro decesso, è giunta alla Questura di Agrigento, scioccando tutti i suoi colleghi. C.R.