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Menfi, le reliquie di Wojtyla nella chiesa del Soccorso

Si trovano una goccia di sangue di Papa Giovanni Paolo II, lo zucchetto che portava in testa, la croce pettorale del periodo nel quale era Cardinale e la croce del rosario

MENFI. Il reliquiario contenente una goccia di sangue di Papa Giovanni Paolo II, lo zucchetto che portava in testa, ma anche la croce pettorale del periodo nel quale era Cardinale e la croce del rosario. Tutto questo, appartente a Carol Wojtyla, da ieri si trova a Menfi per la gioia di migliaia di fedeli. Nella chiesa della Madonna del Soccorso è un via vai continuo di gente e tanti arriverano nei prossimi giorni. Don Marco Damanti, giovane parroco, continua a distinguarsi per brillanti iniziative. E’ tra i più soddisfatti. C’è anche una teca contenente le ostie con le quali Giovanni Paolo II distribuiva la comunione ai malati ed agli anziani che visitava. Tutto questo rimarrà a Menfi per una settimana.

Sono tanti i fedeli che in queste ore si stanno organizzando dall’agrigentino e dal trapanese per raggiungere Menfi. «La vita di Giovani Paolo II - afferma padre Marco Damanti - è un punto di riferimento nella nostra società, in cui c’è una crisi economica, ma anche di volori morali. La vita di Giovanni Paolo II può indicare la strada giusta, essere un seme buono affinchè tutto possa cambiare. Sia i credenti che i non credenti hanno sempre accettato la sua vita, la sua missione, la sua testimonianza. E oggi - aggiunge padre Marco Damanti - in tanti vengono a rendere omaggio a quest’uomo che ha saputo tradurre il vangelo in vita». La comunità menfitana ha sempre manifestato devozione verso Giovanni Paolo II e sofferto per la sua morte, il 2 aprile del 2005.


G.P.

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