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Rapina l'agenzia Unipol Sai di Menfi, tradito da una tuta da moto cross: arrestato

Sono stati individuati gli autori di una rapina all'agenzia di assicurazioni Unipol Sai di Menfi dello scorso maggio. I carabinieri di Sciacca e Menfi hanno arrestato Francesco Sabella di 21 anni  e denunciato il complice di 27 anni, di Menfi.  Sabella è  ritenuto responsabile di rapina aggravata.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Sciacca, sono state condotte  dai carabinieri che hanno raccolto le testimonianze dei testimoni oculari e acquisito i filmati di video-sorveglianza delle vie del centro cittadino. Il bottino era stato di quasi 800 euro in contanti, rubati  da un giovane con il volto travisato da casco, che aveva minacciato con una pistola il direttore dell'agenzia.

Subito dopo il rapinatore era fuggito, grazie all'aiuto di un complice che lo stava attendendo fuori, a bordo di una moto senza targa. Durante i primi accertamenti, i carabinieri riuscirono ad acquisire indizi importanti, tra cui il tipo di pistola utilizzata, gli abiti indossati dal rapinatore, ovvero una tuta da moto cross, con protezioni di colore arancione sia alle gambe sia ai gomiti.

Il tassello fondamentale dell'inchiesta è stato acquisito a seguito di un posto di blocco effettuato alcuni giorni dopo dai carabinieri, lungo la strada statale 624. In quell'occasione i militari, dopo aver fermato un giovane che viaggiava a forte velocità, nel corso di perquisizione all'interno della sua auto, scovarono un panetto di hashish e una pistola a gas, priva del tappo rosso, risultata coincidente con quella descritta dai testimoni della rapina. A quel punto gli investigatori hanno fatto subito scattare una perquisizione anche presso l'abitazione del sospettato, dove è stata trovata una tuta da motociclista arancione, uguale a quella indossata dall'autore della rapina all'agenzia assicurativa.

Le risultanze investigative, supportate poi da altri elementi di prova, in particolare alcuni dialoghi del sospettato intercettati dai carabinieri, hanno consentito di chiudere definitivamente il cerchio delle indagini e di applicare la misura cautelare nei confronti di Sabella.

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