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Contrasto alla pesca di novellame nell'Agrigentino: elevati verbali per reti a strascico

Contrasto alla pesta di novellame meglio conosciuto come "neonata" nell'Agrigentino. Gli uomini della capitaneria di Porto di Empedocle  sono entrati in azione dopo una telefonica giunta alla sala operativa della guardia costiera da parte di associazioni ambientaliste di Agrigento, che hanno segnalato la presenza di imbarcazioni che effettuavano la pesca sotto costa in località Giallonardo in provincia di Realmonte.

Una motovedetta della guardia costiera è intervenuta intercettando due imbarcazioni da diporto che pescavano senza autorizzazione a breve distanza dalla costa. Sono state sequestrate due reti da pesca del tipo "sciabica", a strascico con assetto verticale per pescare pesce piccolo, usata sotto costa in bassi fondali. Sono stati elevati  verbali che prevedono una sanzione amministrativa in funzione del quantitativo pescato da  1.000 a 75.000 euro per chi ha trasportato esemplari di specie ittiche di taglia inferiore alla taglia minima. Su una delle due imbarcazioni è stata trovata la presenza a bordo di un marittimo senza regolare contratto, ciò ha comportato ulteriore verbale amministrativo
di 308 euro a carico del proprietario del motopesca.

Tra le associazioni ambientaliste che hanno segnalato le imbarcazioni irregolari a Giallonardo c'è Mareamico  che ha denunciato che fin da gennaio  è iniziata la pesca del novellame: "Questa tecnica di pesca si pratica a pochi metri dalla riva, dove il novellame cerca riparo, con la sciabica che è una rete da pesca a strascico con assetto verticale ed azionata manualmente- Ogni chilo di novellame pescato sottrae al mare circa 2 quintali di pesce adulto. Purtroppo l'ignoranza è dura da modificare: i pescatori non capiscono che questa attività sottrae il pesce adulto al mare ed alla fine danneggia soprattutto loro".

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