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Il sindaco di Lampedusa: "Migranti in calo? Qui è l'opposto di quel che dice Salvini, porto aperto"

Il sindaco Totò Martello

Se da un lato i dati del Viminale parlano chiaro e sottolineano il calo degli sbarchi di migranti in Italia, dall'altro c'è chi come il sindaco di Lampedusa Totò Martello precisa che nell'isola delle Pelagie gli arrivi non si sono arrestati.

Nel 2018 a Lampedusa il numero complessivo degli sbarchi "è stato superiore all'anno prevedente, anche se con minori arrivi di extracomunitari, circa 3.400 - commenta -. Ma, con buona pace del ministro dell'Interno Matteo Salvini, il porto rimane aperto e anche il centro d'accoglienza, che doveva essere chiuso due anni fa per decisione del precedente governo".

Oggi il Viminale ha diffuso gli ultimi dati sugli sbarchi: i migranti approdati in Italia dall'inizio dell'anno sono 155. L'anno scorso erano stati 2.730. Le nazionalità dichiarate al momento dello sbarco da parte dei migranti sono: 57 provenienti dal Bangladesh, 38 dall'Iraq, 31 dalla Tunisia, 13 dall'Iran, 9 dall'Egitto, 2 dalla Russia, 2 dal Sudan, 2 dal Pakistan, uno dal Gambia.

Martello, però, spiega che nell'isola "le cose vanno all'opposto di come le descrive Salvini: lui dice che i porti sono chiusi, ma quello di Lampedusa, posso assicurarlo, è aperto. Dice che nessuno sbarca, ma nell'isola continuano ad arrivare migranti. Dice che gli extracomunitari vengono rimpatriati. Ma dove? A meno che il trasferimento a Porto Empedocle con il traghetto di linea sia annoverabile tra i rimpatri. C'è un provvedimento di chiusura del centro d'accoglienza, voluto addirittura dal precedente governo, però è ancora aperto e continua a ospitare migranti. Ma la gente, a quanto pare, è contenta di ascoltare le parole del ministro dell'Interno e a prenderle per oro colato".

Poi aggiunge: "Qualche giorno fa - aggiunge Martello, eletto per la seconda volta nel giugno 2017, dopo aver concluso il suo primo mandato nel 2002 - la Guardia costiera ha soccorso 68 extracomunitari e li ha condotti nell'isola. Dopo ne sono arrivati, autonomamente, altri 13, tutti tunisini, su un barchino entrato direttamente in porto, evidentemente aperto. Gli 81 si trovano ora nel centro di contrada Imbriacola e saranno 'rimpatriati' nel modo che ho spiegato".

La struttura d'accoglienza - un edificio che a regime può ospitare oltre 700 persone - ha subito diversi incendi nel corso degli anni, "attualmente è per tre quarti inagibile - aggiunge il sindaco - e dovrebbe essere restaurata. Il Comune, l'anno scorso, è stato invitato a partecipare a una conferenza di servizi per discutere del progetto di risistemazione: da allora non sappiamo più nulla".

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