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Migranti, l'arcivescovo di Agrigento: "Dove c'è un uomo che soffre non posso voltare le spalle"

L'arcivescovo di Agrigento Francesco Montenegro

"Le storie di sofferenza ci stanno dividendo fra noi. E' triste vedere che manifestare il proprio pensiero ha come risposta l'insulto di chi non la pensa come te. Quando ci sono i problemi che riguardano gli uomini, nonostante i pareri diversi, dovremmo essere capaci di dialogare per trovare una soluzione".

Lo ha detto l'arcivescovo di Agrigento, il cardinale Francesco Montenegro, visitando la mostra "Le grida silenziose", al collegio dei Filippini.

Mostra di pittura di Giacoma Venuti che ripercorre le tragedie dell'immigrazione. Il riferimento del cardinale di Agrigento, senza nominarlo, è al cantautore Claudio Baglioni e alle polemiche suscitate dalle sue parole. "Guardando questi questi quadri, rivivi quelle scene che siamo ormai abituati a vedere perché entrano in casa nostra - ha aggiunto Montenegro -. E' storia che parla di morte, di mare in tempesta. In diversi quadri ci sono però i colori della speranza e credo che dobbiamo saper leggere così questa storia, fare più spazio alla speranza perché uomini che hanno voglia di vivere possano, finalmente, anche loro dire, come diciamo noi, ecco ci sono riuscito, mi sento uomo".

"Davanti a questa realtà non possiamo chiudere gli occhi, nessuno può dire - ha concluso Montenegro - questa storia non mi interessa. Anche se non mi dovesse piacere mi interessa perché mi interroga, perché dove c'è un uomo che soffre io non posso voltare le spalle".

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