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Mafia, il boss Sutera non risponde al gip: fa dichiarazioni spontanee

Il boss Leo Sutera, 68 anni, di Sambuca di Sicilia, si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del Gip, ma ha rilasciato dichiarazioni spontanee. Il Gip di Sciacca,  Rosario Di Gioia, che lo ha interrogato nel carcere Pagliarelli di Palermo, entro 48 ore dovrà decidere se convalidare o meno il fermo.

Sutera, secondo la Dda di Palermo, era tornato a occupare il ruolo di capo di Cosa nostra della provincia di Agrigento.  Al magistrato che lo ha interrogato ha detto: «Fuggire all’estero? Macché, mi stavo solo sfogando con un ragazzo tunisino che mi stava accompagnando in udienza a Palermo, visto che non avevo l’auto, ma questa frase senza senso l’ho pronunciata nel marzo del 2017. Sono passati 19 mesi e se davvero volevo fuggire lo avrei fatto da tempo».

Sutera, assistito dall’avvocato Carlo Ferracane, è ritenuto dagli inquirenti un fedelissimo di Matteo Messina Denaro. «Non
mi sono affatto occupato di vicende di Cosa nostra, mi sono solo premurato di fare lavorare maestranze e imprenditori che conosco da tempo. Cosa nostra non c'entra».

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