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Inchiesta sui falsi infortuni ad Agrigento, si rischia l’azzeramento

«Il codice prevede, a pena di nullità, che l’indicazione del giudice del dibattimento e della data vengano comunicati contestualmente alla lettura del decreto di rinvio a giudizio». La difesa chiede la nullità dell’udienza preliminare scaturita dall'inchiesta «Demetra» che ipotizza un giro di falsi infortuni sul lavoro messo in piedi, con la complicità di medici e faccendieri, con la finalità di truffare l'Inail. Il motivo, sollevato dai difensori (fra gli altri gli avvocati Antonino Gaziano, Giuseppe Barba, Rosa Salvago, Rosario Pendolino, Angelo Formuso e Aldo Virone), sarebbe la mancata lettura, lo scorso 21 marzo, da parte del gup Alessandra Vella, della data di inizio del dibattimento, del giudice assegnato e dell’aula.

La circostanza è stata precisata un mese più tardi con un’ordinanza, notificata alle parti, perché in precedenza non era stato possibile farlo per ragioni organizzative legate alla cancelleria.

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